Paghi e addio fila al museo: è giusto?

Una visita agli Uffizi senza sopportare una fila di cinque ore sotto il sole? Si può. Basta pagare di più. Se un turista che non ha molto tempo per restare in città e vuole però visitare diversi musei e chiese spesso sarà costretto a ricorrere a queste scorciatoie. Altrimenti dovrà mettersi il cuore in pace e sopportare ore e ore di attesa. Ma si sa, il tempo è denaro, e solo molti i visitatori disposti a ottimizzare una risorsa così importante. Dall’8 agosto l’entrata al Duomo di Firenze può essere agevolata pagando una carta di 7 euro. L’ingresso è comunque gratuito, ma, con la «priority pass», acquistabile sul posto, si può evitare l’estenuante attesa di 20-30 minuti.

Così come la «card» nata da poco a Firenze che con 50 euro per 3 giorni dà l’accesso a decine di musei tra cui gli Uffizi e Accademia senza fila: una carta nera plastificata, una «salta coda» che ora è pronta ad arrivare anche a Roma e a Venezia. Ma il privilegio del tempo che si compra ha scatenato polemiche, dividendo il pubblico tra favorevoli e contrari.

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