Cronaca locale

Sbriciolamento della Scala dei Turchi: la Procura apre indagine

Dopo l'allarme lanciato dall'associazione Mareamico sullo sbriciolamento della Scala dei Turchi di Realmonte, la Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo, al momento a carico di ignoti

Sbriciolamento della Scala dei Turchi: la Procura apre indagine

Rimane un argomento scottante quello dello sbriciolamento della Scala dei Turchi. La Procura di Agrigento ha aperto un'indagine alla luce degli ultimi crolli dal costone di Realmonte. La Capitaneria di porto ha ricevuto la delega da parte della Procura ad eseguire le indagini. E proprio nei prossimi giorni, saranno tanti coloro che verranno ascoltati a Porto Empedocle (Agrigento).

"L'occhio del drone ha scoperto migliaia di massi a rischio crollo, nei lati della collina che sovrasta la Scala dei turchi. Le pietre che sono venute giù negli scorsi giorni non sono nulla, rispetto a ciò che rischia ancora di cadere". A lanciare l'allarme, ancora una volta, è l'associazione ambientalista Mareamico, accendendo i riflettori sul costone di marna bianca a Realmonte, nell'Agrigentino, candidato a diventare patrimonio dell'Unesco.

Nei giorni scorsi a causa del maltempo massi e pietre sono venuti giù e sui cedimenti anche la Procura di Agrigento ha aperto un'inchiesta, a carico di ignoti, per inosservanza delle norme a tutela dei beni artistici, culturali ed ambientali. "Serve urgentemente una massiccia opera di disgaggio, al fine di far crollare in maniera controllata tutti i massi pericolanti e chiudere fisicamente la zona ovest a rischio", conclude l'associazione Mareamico. L'associazione, negli ultimi giorni ha documentato con foto e video i distacchi di parte di massi dalle pareti della Scala dei Turchi. E dopo questa nuova denuncia, la Procura di Agrigento, coordinata dal procuratore Luigi Patronaggio, ha aperto un fascicolo d’inchiesta a carico di ignoti. "L'eccessiva cementificazione tutto intorno ha modificato il normale deflusso delle acque meteoriche e poi l'esagerata frequentazione dei luoghi ha fatto il resto - ha spiegato Claudio Lombardo, responsabile di MareAmico - Ormai sono anni che documentiamo l’abbandono di questo luogo. Urge una programmazione e una seria gestione del sito con il contingentamento delle presenze".

Il sindaco di Realmonte Lillo Zicari, nel cui Comune ricade la Scala dei Turchi, ha firmato l'ordinanza di interdizione della zona ovest della Scala. La zona chiusa sarà quella di Punta Majata per "scongiurare pericoli per la pubblica incolumità". "Questa decisione - ha assicurato il sindaco Zicari - non limita la fruizione del bene che rimane, quasi nella sua interezza, libero da interdizioni".

Intanto una richiesta di audizione urgente e congiunta nelle commissioni ambiente e cultura dell'Assemblea regionale siciliana è stata presentata dai deputati del Movimento 5 Stelle, Roberta Schillaci e Giovanni Di Caro, per affrontare la situazione della Scala dei Turchi, un tratto di costa di particolare pregio ambientale e interesse turistico in provincia di Agrigento messo a dura prova dalle condizioni meteo avverse dell'ultimo periodo.

"La Scala dei Turchi - ricordano Schillaci e Di Caro - è soggetta a erosione naturale che ne mette continuamente a rischio la sicurezza per i bagnanti e i molti turisti che qui si recano perché rappresenta una delle più belle attrazioni della Sicilia". Per i pentastellati "bisogna intervenire innanzitutto per chiarire il contenzioso sulla proprietà tra Comune e privati, oltre che per salvaguardare il bene e metterlo in sicurezza con adeguate prescrizioni e vigilanza regolando il transito dei visitatori, in particolare nei punti soggetti a frane. Un piccolo Comune come Realmonte non ha le risorse per sobbarcarsi la tutela del bene - sottolineano i parlamentari -.

Riteniamo che l'audizione possa essere una determinante occasione di confronto tra i soggetti che abbiamo chiesto siano presenti: gli assessori regionali Cordaro (Ambiente e Territorio) e Grasso (Autonomie locali), il presidente della Regione Musumeci in quanto assessore ad interim ai Beni culturali, il dirigente generale del dipartimento Ambiente, Battaglia, il delegato per Agrigento dell'associazione Mareamico, Lombardo, e il sindaco di Realmonte, Zicari".

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