Cronache

Pannesi in festa per la Madonna

Pier Luigi Gardella

Oggi si rinnova l'antica tradizione della festa al Santuario di Nostra Signora del Bosco a Pannesi di Lumarzo nell'alta Fontanabuona. Una festa alla quale hanno sempre partecipato i valligiani, ma anche le popolazioni dei paesi vicini, anche quelli sul versante marittimo come Sori e Bogliasco con le loro frazioni. È ancora vivo negli anziani il ricordo delle lunghe camminate che da bambini facevano, alzandosi all'alba, per raggiungere attraverso le vecchie mulattiere che dalla riviera scollinano verso la Fontanabuona. Erano gli antichi itinerari che percorrevano i mercanti, i contadini dell'entroterra per portare in riviera e a Genova i loro prodotti; una di queste era il celebre Itinerario Colombiano che gli avi del Navigatore avevano percorso per venire in riviera dalla natia Fontanabuona. Recarsi al Bosco «pe' a Madonna di Oettu» era insomma una consolidata tradizione che univa la devozione alla scampagnata nel verde. Se la stagione era propizia si poteva tornare a casa anche con un bel cestello di funghi. Tanti, poi, erano anche i fedeli che si recavano al «Bosco» a piedi per soddisfare il voto fatto alla Madonna in un momento di difficoltà, mentre gli archivi delle Confraternite ci riportano anche notizie di curiose e severe penitenze, come il caso di tale Gio Batta Folle della Confraternita di Capreno che nel 1714 avendo «arrogantemente operato» dovesse partire scalzo da Capreno «con la croce nera dell'Oratorio vestito dell'habito da disciplina a spalle nude con il staffilo sulle spalle per portarsi a visitar N.ra Sig.ra del Bosco di Pannesi».
Dal 1951 il Santuario è collegato alla provinciale di Pannesi e Lumarzo da una strada carrabile che lo ha tolto da quell'isolamento che durava da secoli, ma che anche ha fatto scomparire l'antica usanza del pellegrinaggio a piedi.
Oggi, il parroco di Lumarzo, don Piergiorgio Motti, celebrerà al mattino le Messe al Santuario e la Messa solenne col parroco di Calcinara don Guido Salluard, alla presenza del sindaco di Lumarzo e delle autorità civili, mentre nel pomeriggio si snoderà nel bosco la processione con l'arca della Madonna ed i Crocifissi delle Confraternite.
È nel XVI sec. che sorse il culto alla Vergine in questa località: secondo la tradizione, la Madonna apparve ad un ragazzo sordomuto Felice Olcese, di Pannesi, che stava raccogliendo funghi nel bosco. Essa avrebbe chiesto al giovane di farle costruire un tempio in suo onore, e gli avrebbe pure dato indicazioni sulla sua forma. Il giovane riacquistò all'istante l'udito e la parola. Riconoscente egli promise, secondo il desiderio della Madonna, la costruzione del tempio cui presero parte tutti i paesi circonvicini. Una pietra posta sulla porta della sacristia porta la data del 1583. Potrebbe essere quella dell'apparizione come pure quella dell'edificazione della primitiva cappella. È certa comunque la data di edificazione dell'attuale chiesa, il 1640; inizialmente era a due navate con una terza che formava un porticato utile al riparo dei pellegrini e che successivamente prese forma della terza navata.

Il campanile, già esistente nel 1660, fu più volte rifatto e l'attuale, in pietra viva, risale al 1872.

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