Bari - L’escort barese Patrizia D’Addario e una dozzina di persone (tra cui magistrati, politici e giornalisti) sarebbe indagate dalla procura della Repubblica di Bari per «avere ordito un complotto contro Berlusconi». Lo scrive il settimanale Panorama nel numero in uscita domani, del quale ha dato un’anticipazione.
Secondo i risultati dell’inchiesta - seguita personalmente dal procuratore, Antonio Laudati, e alla quale sono applicati i pm Giuseppe Dentamaro e Teresa Iodice, scrive il settimanale - la D’Addario "sarebbe stata selezionata e successivamente 'consegnata' a Tarantini. Selezionata affinché portasse a termine la missione di compromettere la reputazione del presidente del consiglio, mettendolo politicamente in difficoltà".
Panorama afferma che "a breve, nei confronti di alcuni giudici che avrebbero partecipato a quello che appare come un vero e proprio complotto ai danni del premier dovrebbe scattare un procedimento parallelo" che sarà affidato alla procura di Lecce. Nella vicenda "un ruolo non secondario lo avrebbero recitato alcuni giornalisti, ai quali sarebbero state passate notizie allo scopo di alimentare il clima a sostegno della tesi di D’Addario. Alcuni articoli sarebbero stati persino utilizzati per indirizzare le indagini". Il settimanale aggiunge che per questo filone "sarebbero già pronte le richieste di misure cautelari per diversi personaggi, compresi alcuni appartenenti alle forze dell’ordine".
Al vaglio dell’inchiesta, infine - sempre secondo quanto scrive Panorama - ci sono anche accertamenti patrimoniali sulla D’Addario ("sarebbe risultata intestataria di numerosi conti correnti, direttamente o attraverso prestanome") e in particolare "alcuni movimenti di denaro di entità rilevante" come un trasferimento in Qatar nel febbraio 2008 di un milione e mezzo di euro fatto 'fisicamente' dalla stessa escort.
La Procura di Bari non ha in corso alcuna indagine sull’esistenza di un complotto per compromettere la reputazione del premier, Silvio Berlusconi, attraverso la escort Patrizia D’Addario. Lo riferiscono all'Ansa fonti giudiziarie baresi, interpellate dopo l’anticipazione diffusa da Panorama. Le stesse fonti fanno quindi sapere che non vi sono, tra gli altri, nè magistrati nè giornalisti che avrebbero preso parte all’ipotetica missione affidata a D’Addario.
La direzione di Panorama, "in relazione a quanto attribuito dall’Ansa a 'fonti giudiziarie baresi' rispetto all’anticipazione del settimanale, conferma integralmente
il contenuto dell’articolo in tutte le sue parti". Alla direzione di Panorama, inoltre - si legge in una nota - "non risulta alcuna smentita da parte dell’ufficio della Procura della Repubblica di Bari".
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