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Pantaloncini e gonne corte: la donna seduce con le gambe

Emporio Armani vuole ragazze «fuori dal gregge» E abbina le mini a giacche modellate sul corpo

da Milano

Gambe. E che gambe! Sbucano perfette da gonnelline che più corte non si può. Da short intriganti. Da abitini chicchissimi. Svettano su tacchi iperbolici. Si muovono sinuose, con grazia. Sexy. Ma eleganti. Seducenti. Con stile. In una parola, Armani. Già, non c’è che dire. Il coraggio non manca al Giorgio nazionale per la sua collezione Emporio. Perché lui, le gambe, le scopre fino all’inguine, o quasi. Punta lì ed è vincente su ogni fronte. «Ho guardato come sono vestite le indossatrici quando arrivano per il fitting: bellissime ragazze sempre con minigonne e gambe al vento».
Ecco che allora ha pensato alle altre giovani, a come vestono tutti i giorni, ai loro sogni e alle loro voglie. E ha voluto farle belle a tutti i costi. O aiutarle a esserlo sempre. Con pezzi che sembrano usciti dal guardaroba della mamma tanto sono preziosi («e fanno vecchio») sdrammatizzati e resi giovani e moderni grazie a guizzi d’artista come la mini svolazzante dalla quale sbuca uno stretto pantaloncino portato con giacca ricchissima di dettagli o i vestiti che diventano salopette, o le ruche e le balze in un perenne senso del movimento delle gonnelline o la camicia maschile che si salda a pantaloncini ridottissimi.
Le giacche sono il tocco che fa la differenza. Lunghe quasi come le gonne o gli abiti diventano l’accessorio per eccellenza, il pezzo che valorizza il sotto e lo fa importante. «I giovani fino a 15 anni - continua - vogliono vestirsi tutti uguali, far parte di un gregge. Ma quando iniziano ad avere una loro personalità cercano di essere diversi». Lui i giovani li vuole eleganti. Non è l’unico, per fortuna. Alberto Biani è un mago dell’eleganza: perfetto senza sbavature. Il corto è pure qui. Le gambe si fanno ammirare grazie ad abitini tunica in cotone lucido mano carta, gonne a uovo portate con giacche piuttosto lunghe annodate in vita, vestiti dalla doppia faccia, gonna in shantung corta corta e blusa attaccata in chiffon fantasia. Tutto è corto: abiti, gonne, maniche, pantaloni. E tutto è particolarmente serioso. Ma con brio. Quel brio che regna sulla passerella di Salvatore Ferragamo. Le gambe? Ovviamente si scoprono pure qui ma non manca il lungo. C’è il mare da Ferragamo. Con le sue onde (nelle maglie), i suoi colori (nei vestiti), i suoi fondali (nelle stampe). E pezzi straordinari come il coprispalle in pizzo di pelle e accessori da manuale. Accessori bellissimi anche da Marni dove la sempre brava Consuelo Castiglioni spinge sull’acceleratore della modernità con colate di silicone sugli abiti o superfici tridimensionalizzate. Peccato che non tutti siano di gradimento.

Da Marani ci si aspettava qualcosa di più: un mix che non ha funzionato.

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