Roma - «Ho appena finito di parlare con Marco, il suo fisioterapista, gli ho chiesto se a Federica aveva cambiato qualche pezzo...». Scherza papà Roberto, ma ha ancora gli occhi lucidi. Le lenti scure degli occhiali da sole coprono l’emozione mentre Fede canta l’inno sul gradino più alto del podio. «Ha fatto una cosa impossibile, paurosa, adesso rivedremo la gara in tv tutta la notte, come abbiamo fatto domenica, vogliamo sentire cosa hanno detto Sacchi e Fioravanti», interviene mamma Cinzia che guarda intensamente sua figlia con l’oro al collo e piange di gioia, cantando a sua volta le parole di Mameli. Roberto e Cinzia, nella loro stanza a pochi chilometri dal buen ritiro dell’Acquacetosa, vorrebbero avere un videoregistratore e spingere a ripetizione il tasto rewind, vorrebbero sezionare vasca per vasca la nuova impresa della figlia.
Dovranno accontentarsi di qualche replica notturna del canale satellitare della Rai. Perché sono ubriachi di gioia e anche ieri notte si sono abbracciati intensamente per la nuova impresa di Fede: «Siamo increduli come lei, ma è una sensazione meravigliosa. Si è allenata duramente per raggiungere questi risultati eccezionali». I telefoni squillano continuamente. Amici, parenti, anche il sindaco di Spinea. «Mi ha raccontato che erano tantissimi davanti al maxischermo nella piazza del comune, è stata una grande festa», rivela la mamma. Che ha vissuto un’altra gara da pelle d’oca.
«Ieri sera (martedì sera, ndr) era fin troppo tranquilla, ma io da domenica a ora sono morto tre volte», così papà Roberto. Ancora un trillo del telefonino, poi strette di mano e complimenti da chi riconosce i genitori di Federica. Ma il pensiero ritorna sempre alla gara: «Alberto (Castagnetti, ndr) le aveva preparato il solito foglietto – dice Roberto Pellegrini - e il tempo era 1’53’’40. Stranamente non gli ha dato retta, vivono in simbiosi, evidentemente ne aveva di birra in corpo... Ma i meriti di Alberto sono grandissimi, anche se lei è davvero una forza».
L’hanno incitata dagli spalti, tirando il fiato insieme a lei. E il pubblico di Roma l’ha ancora una volta spinta con entusiasmo e calore: oro e record mondiale, per due volte tra semifinale e finale. «Lo aveva già fatto a Pechino – ricorda il papà – certo abbattere due muri (intesi come cronometraggio, ndr) è un fatto eccezionale». Muri che sembrano sabbia, tanto sono friabili davanti alla nuotata di Federica. Ora bisognerà pensare a un regalo per la doppia impresa, perché quello di compleanno (il 5 agosto Fede compirà 21 anni) è già arrivato: un baule di pelle che la bicampionessa mondiale aveva visto a Verona, un baule dove potrà conservare tutti gli album di foto che raccolgono la storia agonistica della dieci volte primatista del mondo.
«È la sua mania, ci tiene tantissimo e poi sul resto è molto esigente: ha tutto e gusti molto particolari, difficile accontentarla», precisa la mamma. Vorrebbero già abbracciarla dopo il secondo oro mondiale, si sono accontentati di un veloce saluto e di una telefonata. Anche se gli sguardi di Federica al termine dei 200 stile libero valgono più di tante parole. «Era serena e contenta, non vediamo l’ora di impacchettarcela e portarla a casa», dicono in coro. Lo faranno domenica, oggi ci sarà la staffetta e l’attesa è per un’altra impresa. «Il cielo è rosa sopra Roma - l’eufemismo coniato dal papà –, speriamo possa esserlo anche dopo la 4x200».
L’ultima fatica della Pellegrini che ha ufficialmente rinunciato agli 800. «Ora c’è da fare il tifo per Luca (Marin, ndr), in gara proprio domenica, abbiamo già pronto il cartello “Forza Luca”», sottolinea mamma Cinzia. Che finalmente dopo tante lacrime, ritrova il sorriso. La sua bambina è ormai una regina del nuoto mondiale, come quella Franziska Van Almsick che è a Roma da commentatrice della tv olandese. «Finora non ho voluto disturbarla, ma vorrei tanto conoscerla», ha rivelato di recente l’iridata di Roma ’94.
«È il mito di Federica, sulla caviglia destra si è fatta fare il tatuaggio che aveva la Van Almsick – evidenzia papà Roberto -. Ora è il momento che si incontrino e si salutino, magari lo faranno dopo la staffetta». Perché adesso anche Fede è nella storia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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