Mentre cresceva, ieri, lattesa per la sorte del governo socialista del premier Giorgio Papandreou (da decidersi nella notte in Parlamento), ad Atene si intrecciavano i pronostici sul futuro dellattuale esecutivo e sul nome di chi guiderà il prossimo. E quello che gira di più nelle caffetterie e nelle taverne di Atene è il nome di Dora Bakoyannis, ex sindaco di Atene ai tempi delle Olimpiadi 2004, e poi apprezzato ministro degli Esteri del precedente governo di Costas Karamanlis (di Nea Dimocratia, ora il principale partito dellopposizione di centro-destra). Messo moralmente in ginocchio dallo schiaffo ricevuto al G20 da Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, Papandreou si è giocato le ultime carte nel tentativo di restare in carica ancora per qualche giorno, come egli spera giusto per «salvare la faccia». Nella capitale greca erano ieri in corso frenetici colloqui non solo tra i deputati del Pasok (il partito al governo), ma anche tra i socialisti e i loro avversari di Nea Dimocratia.
Lintervento del premier greco Papandreou in Parlamento era previsto per le 23,30, mezzora prima del voto. Ma Molti greci non credono che sia possibile unalleanza Papandreou-Bakoyannis perché Dora è la figlia dellex premier conservatore Costas Mitsotakis.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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