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Par condicio, Cda Rai: danneggiati dalle regole

Il consiglio di amministrazione di viale Mazzini riunito per discutere delle nuove regole per le trasmissioni politiche in vista delle Regionali: "Incide negativamente sul palinsesto e comporta disparità con le tv private". Poi chiede delle modifiche: si muove Zavoli

Par condicio, Cda Rai: danneggiati dalle regole

Roma - Danneggia l'azienda. Questa la sintesi del giudizio del Cda Rai sul nuovo regolamento per la comunicazione politica in vista delle Regionali. "La Rai può solo applicare il regolamento in quanto tale: incide negativamente sui palinsesti aziendali e comporta il rischio disparità con le emittenti private". Questa la posizione espressa dal Cda riunito a Viale Mazzini.

La riunione Il consiglio, informa una nota, "ha discusso oggi dell'applicazione del regolamento approvato dalla commissione di Vigilanza in ottemperanza della legge sulla 'par condicio' e ha sottolineato come l'azienda non possa in alcun modo interpretare le norme, ma possa esclusivamente applicarle, come sta facendo e continuerà a fare. Il consiglio di amministrazione ha ribadito quindi che il regolamento incide negativamente sui palinsesti della concessionaria di servizio pubblico e rischia di creare una disparità tra l'informazione Rai e quella delle emittenti televisive private".

Modifiche In consiglio sarebbe quindi emerso l’auspicio che il regolamento possa essere modificato, questione che spetta comunque alla Vigilanza e sulla quale, finora, la maggioranza in commissione si è detta contraria. Sarebbe Sergio Zavoli, presidente della Vigilanza, a lavorare in queste ore per una mediazione sul regolamento per le Regionali.

Zavoli ha convocato per domani alle 14,30 l’ufficio di presidenza della commissione per valutare possibili modifiche del regolamento.

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