Paolo ha cinque anni, ma non può andare al parco giochi. È un bimbo disabile e i giochi del parco non sono stati pensati per lui. Eppure Paolo, come i suoi coetanei, ha diritto a sporcarsi, a fare il selvaggio e a utilizzare le mani. Per lui e per tutti i bambini diversamente abili, la Fondazione Riccardo Catella insieme allassessore al Decoro Maurizio Cadeo e alla Salute Carla De Albertis, hanno pensato a un Parco dei diritti dei bambini, il primo in Italia accessibile a tutti i piccoli, a bili e diversamente abili.
Lidea di fondo è semplice ma affascinante: «Abbiamo scelto sette diritti sanciti dalla Convenzione internazionale sui diritti dellinfanzia dellOnu - spiega il presidente della Fondazione, Manfredi Catella - e abbiamo assegnato a sette designer che vivono a Milano il compito di progettare un prototipo di gioco a misura di tutti i bambini». Ieri, durante la presentazione del progetto, ciascun designer ha estratto il diritto a cui dovrà ispirare il proprio prototipo. Antonio Citterio lavorerà sul diritto al silenzio, Matalì Crasset agli odori, Stefano Giovannoni allozio, James Irvine al selvaggio, Alberto Meda alluso delle mani, Gabriele Pezzini allo sporcarsi e Franco Raggi alla strada. I lavori di questi sette designer verranno presentati al pubblico durante il prossimo Salone del Mobile in programma a Milano dal 16 al 21 aprile, quindi verrà allestito un Percorso gioco dei diritti dei bambini.
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