Roma

La parola d’ordine è «contaminazione»

«Quiet fire» ha aperto ieri la tradizionale vetrina sulla danza contemporanea nel cortile del Pio Sodalizio dei Piceni

Uno sguardo sulle nuove tendenze della danza. Una rassegna sull’arte coreutica che apre le porte alla contemporaneità di creazioni che abbinano drammaturgia, creatività e sperimentazione. È tornata a brillare sotto le stelle del Pio Sodalizio dei Piceni - piazza San Salvatore in Lauro - «La danza da bruciare del Pozzo degli Angeli». La kermesse è stata inaugurata da Quiet fire, spettacolo ipnotico coreografato da Roberta Gelpi, Alice Drudi, e la danzatrice Roberta Escamilla Garrison.
Un cartellone ricco e articolato che per questa sera prevede un doppio spettacolo: Frankestein’s beauty, singolare ideazione coreografica di Charlotte Zerbey per Company Blu, e Testimone modesto di Alessandro Certini, duplice rilettura al femminile di temi prettamente maschili.
La danza contemporanea viaggia a briglia sciolta sul palcoscenico e si mescola alle melodie barocche dando luogo a una curiosa Sarabanda firmata Ricky Bonavita di Excursus, in scena domani. La stessa sera, la Compagnia di danza di Roberto Zappalà propone Fouldplay, una coreografia di marcata ispirazione beckettiana. Il profondo legame che unisce danza e musica è, invece, l’architrave su cui poggia l’intera coreografia di Marinella Salerno Alchimie D.D.D. (13 luglio).
Come nella precedente edizione, anche quest’anno la rassegna Pozzo degli Angeli inserirà in cartellone alcuni titoli in prima assoluta: ad aprire le danze sarà il flusso di coscienza emotiva liberato in scena da Daniela Capacci, fondatrice della compagnia Danza Ricerca e autrice della coreografia Cambio pelle (11 luglio). Ma, c’è molta attesa anche per uno spettacolo ispirato ai versi di Baudelaire, che debutterà in prima assoluta il 13 luglio a cura di Aton Dino Verga: la coreografia, intitolata Léthè, rappresenta il quarto tassello dell’esalogia dedicata al grande poeta francese. Gran finale la sera del 15 con altre due lussuose anteprime: Caos work-studio di Patrizia Cavola e Ivàn Truol, e il collage postmoderno ideato da Fabio Cicallé intitolato Castrum live.
Orario spettacoli: 21.15.

Info 06-35452443.

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