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Parte la gara ma il ceco dorme

da Pragelato

Dov’è Dusan Kozisek, il quarto frazionista della staffetta ceca del fondo? Alle operazioni per la partenza non si è visto. Che la mattina della gara non si sia svegliato, come a Monaco 1972 era capitato a due velocisti statunitensi, usciti di scena senza correre? Nel parterre di Pragelato, ieri mattina, tutti cercavano il signor Kozisek, che in effetti era rimasto a letto ma non per colpa sua. Era accaduto soltanto che il tecnico della formazione ceca, Kvetoslav Zalcik, la sera prima nel compilare la formazione della squadra, per errore aveva depennato Milan Sperl, sostituendolo con l’ignaro e sfortunato Dusan. Il quale ieri mattina, mentre i suoi compagni si avviavano alla gara, è rimasto regolarmente a letto. Dove lo hanno trovato telefonicamente gli affannati dirigenti della formazione ceca, più sorpresi che preoccupati. «Vestiti di corsa e vieni qui». Così Kozisek si è presentato proprio nel momento in cui la gara stava partendo. E i cechi, terzi all’ultimo cambio, dando addirittura l’impressione di poter impensierire Cristian Zorzi, quando è toccato a Kozisek sono rotolati verso il fondo della gara, finendo noni.
La vicenda si è chiarita nei particolari quando Kozisek ha spiegato: «Ma ieri sera mi è stato detto che non avrei gareggiato io». Tutto documentato dall’ammissione di colpevolezza del tecnico, signor Zalcik: «Probabilmente ho sbagliato io, forse nello stilare la lista con la composizione della squadra ho commesso un errore».

Non hanno commesso errori i dirigenti del Comitato olimpico ceco, che il signor Zalcik hanno licenziato in tronco, rispedendolo subito a casa.

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