Marcello Chirico
Un intero pomeriggio per discutere, tutti insieme appassionatamente, della possibile nascita di quel partito unico (o unitario) del centrodestra vagheggiato qualche mese fa dal premier Silvio Berlusconi e sui cui, adesso, sono in tanti a volerci ragionare sopra e dire la loro. Accadrà domani pomeriggio a Milano, alla Palazzina di Largo Marinai dItalia, scelto dalla Fondazione «Punto Italia» (quella creata, un paio danni fa, da esponenti della Cdl come luogo dincontro e dibattito politico) per fare il punto sulle possibili prospettive di unità in vista delle Politiche 2006, dando spazio alle opinioni a tutte le componenti del centrodestra, e non solo. «Perché - ha spiegato ieri, alla presentazione dellevento, il vicepresidente vicario di An Ignazio La Russa - questincontro non raccoglierà soltanto chi è favorevole a questa ipotesi, ma vuole aprire un dibattito a 360 gradi, compresi quelli che non sono daccordo». E proprio per dare spazio a tutti, i tempi saranno contingentati: 10 minuti dintervento per ciascuno, non di più. A meno che non si tratti dei leader di partito o di un componente del governo.
Uno per tutti: Silvio Berlusconi, ispiratore principale del nuovo soggetto politico unitario del centrodestra, che ha già aderito allinvito di Punto Italia seppur non abbia ancora confermato lorario del suo arrivo (ma il premier ci sarà, e avrà tutto il tempo che vorrà per illustrare meglio il suo progetto). Incerta fino allultimo la presenza invece di Fini, Casini e Follini. Al contrario, sono certe le partecipazioni di La Russa, Scajola, Baccini, Giorgietti, del sindaco Albertini e del governatore Formigoni, così come anche dei ministri Storace e Gasparri, di Adornato e Cicchitto, dei sottosegretari Brancher e Saponara, degli assessori Zecchi e Corsaro, dei commissari milanesi di Fi Casero e Lupi. Proprio questultimo ha ricalcato ieri quanto già dichiarato nei giorni scorsi da Formigoni, e cioè che «è necessario parlare di contenuti, oltre che di contenitori. Milano è sempre stato un laboratorio politico ed è a Milano che è nato il rispetto e il lavoro comune tra le diverse forze della Casa delle libertà. Per questo è significativo che la riflessione sul partito unico si tenga proprio qui».
Durante la presentazione, sempre La Russa ha poi formulato la propria proposta federativa, propedeutica alla creazione successiva del partito unico. «I partiti - ha spiegato - devono restare come potere centrale, ma dovrebbero attuare una sorta di devoluzione dei propri poteri a un organo permanente, dentro al quale vengono discussi programmi e scelti i candidati. Penso alla devoluzione di alcuni poteri verso realtà regionali che decidano, per esempio, i candidati-sindaco dei diversi comuni e le scelte programmatiche. In altre parole, dovrebbero essere tradotti su scala nazionale i rapporti attualmente esistenti tra i Paesi dellUnione e la Ue vera e propria».
Il vicesindaco Riccardo De Corato ha inoltre proposto di cominciare a sperimentare il modello federativo allinterno dei consigli comunali delle grandi città, a cominciare da Milano.
Allincontro aderiranno anche gli intelletuali che hanno sottoscritto un appello per «un grande contenitore, coeso e riformatore, che unisca quella parte di società civile antitetica alla sinistra».
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