Paura per due bambine scomparse da scuola: «Siamo scappate, quel posto non ci piace»

ANGOSCIA I carabinieri hanno trovato le bimbe di 9 anni dopo sei ore, mentre camminavano in strada

Un’intera giornata di angoscia per due famiglie del Pavese. Due bambine di nove anni, un’italiana e una marocchina, sono scomparse ieri pomeriggio da Cassolnovo, piccolo comune di quasi 7mila abitanti della Lomellina al confine con il Piemonte. I genitori erano andati a prenderle alla scuola elementare intorno alle 14. ma lì, le bimbe, non c’erano. In serata, fortunatamente, la buona notizia. Giulia C., italiana, e Amel B., marocchina affidata ai servizi sociali del comune di Cassolnovo, stavano camminando lungo la provinciale 211 all’altezza della rotonda di Cerano, comune in provincia di Novara. Ad avvisare i carabinieri, che avevano immediatamente dato inizio alle ricerche dopo la segnalazione dei genitori, è stato un automobilista della zona. Il motivo della fuga l’hanno spiegato proprio le due bimbe. «In quella scuola noi non stiamo bene», hanno detto ai carabinieri. E in effetti, già 15 giorni fa le due ragazzine avevano manifestato l’intenzione di allontanarsi dalla scuola. E in un’altra occasione si erano nascoste per più di due ore in uno sgabuzzino, prima di essere trovate dal preside Luigi Rainoni.
Secondo le prime ricostruzioni, le due alunne - che frequentano la quarta classe - erano uscite dall’aula per andare in bagno. Da quel momento in poi, nessuno le aveva più viste. Ma pochi minuti dopo aver ricevuto la segnalazione di un automobilista che riferiva di aver notato due bambine camminare da sole per strada a Gravellona Lomellina, comune a pochi chilometri di distanza da Cassolnovo, i carabinieri si erano recati sul posto. per ore le hanno cercate. Prima di trovarle, però, sono passate sei ore. Insieme ai militari e ai genitori si erano mobilitati anche il sindaco Alessandro Ramponi e numerosi abitanti del paese.
Quello che resta, alla fine di una giornata fatta di ansia e cattivi pensieri, è un grande spavento durato un pomeriggio intero. Quasi certamente, il più lungo, per le famiglie delle due bimbe. Le piccole, fortunatamente, stavano bene, e sono tornate nelle loro case.

Con ogni probabilità, dopo aver ricevuto l’abbraccio di mamma e papà, dovranno anche «sorbirsi» una sonora sgridata. Ma in fondo, considerato l’allarme che si era diffuso nella piccola comunità pavese, è il migliore degli epiloghi possibili.

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