Pavarotti di nuovo ammalato e i tre tenori diventano due

Dall’inizio dell’anno è il quinto forfeit del grande cantante lirico emiliano, anche stavolta «fermato» dal medico

Pavarotti di nuovo ammalato e i tre tenori diventano due
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da Milano

Luciano Pavarotti ha annullato, per ragioni di salute, la sua partecipazione al concerto dei Tre Tenori (gli altri due sono il messicano Placido Domingo e lo spagnolo José Carreras) previsto per sabato prossimo nella città messicana di Monterrey. L'organizzazione dell'evento ha spiegato di aver ricevuto nella notte di mercoledì un comunicato dall'ufficio di Pavarotti nel quale si segnalava che, su indicazione del suo medico personale, «per motivi di salute, il tenore italiano non potrà essere presente». Per il concerto erano stati venduti finora 40.000 dei 55.000 biglietti disponibili. Pavarotti sarà sostituito dal tenore messicano Alejandro Fernandez.
Quella di ieri è la quinta cancellazione di un concerto dall'inizio dell'anno per ragioni di salute da parte di Pavarotti. «Si sta curando nella sua casa di New York» ha rivelato la portavoce del tenore Terri Robson, commentando l’ennesimo forfait. Pavarotti è attualmente impegnato dal luglio scorso nel suo «Farewell Tour», il giro di concerti che segnerà il suo definitivo addio alle scene, iniziato ad Atene e contrassegnato da esiti, di critica e di pubblico, non esaltanti.
Prossimo ai 70 anni (li compirà il prossimo 12 ottobre) «Big Luciano» sembra quindi aver definitivamente imboccato quel viale del tramonto che molti critici avevano pronosticato da tempo, scontenti di un artista dalla voce straordinaria ma sempre più sensibile ai richiami dello show business e sempre meno a quelli della musica pura. Anche il «suo» Pavarotti & Friends, l’evento realizzato nel Parco Novi Sad di Modena dalla moglie Nicoletta Mantovani, non è più quello di una volta: il mega-concerto a finalità benefiche affollato di star nazionali e internazionali (Zucchero, Sting, U2, Brian Eno etc) ha cambiato nome e formula, trasformandosi in «Music Village», spazio musicale in calendario fino al 31 luglio con pochi grandi nomi di richiamo (Elvis Costello, Bocelli, De Gregori, Pausini) e senza più la «copertura» Rai.
Anche in termini strettamente monetari, il «tenorissimo» non sembra più muovere i valori di un tempo.

Da un'indagine condotta lo scorso maggio per il Giornale delle Assicurazioni da Eta Meta Research e basata su 110 interviste ad agenti e broker delle maggiori compagnie assicurative italiane, emergeva infatti che la voce di Fiorello valeva più di quella di Pavarotti: quella dello showman infatti era stata valutata all'incirca 10 milioni di euro, mentre quella del grande tenore tra i 7 e gli 8 milioni di euro.
L’appuntamento, per i fan di Pavarotti, ora è per l’1 luglio nello stadio di Reading, in Inghilterra. Sempre che l’arbitro, o meglio l’organizzatore, non sia costretto ad annullare l’incontro per motivi di salute.

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