Il «bacio» della discordia. Uneffusione dalle modalità ancora poco chiare, ma che ha già scatenato un polemico ping pong tra destra e sinistra sulla vicenda dei due fidanzati gay al Colosseo. Se la prima si indigna perché un verbale dei carabinieri non viene creduto e lArma viene infangata con accuse di omofobia, la seconda grida alla discriminazione.
«Ovunque si calpestino i diritti degli omosessuali si abbassa la soglia della civiltà», afferma il ministro alle Pari Opportunità, Barbara Pollastrini, annunciando per settembre una campagna per il rispetto delle differenze. Anche il collega della alla Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, vede in questa polemica il segno che «lItalia ha elementi di arretratezza. Di fronte a tanta violenza nel mondo dire che due persone che si baciano fanno del male significa che la follia è arrivata a livelli inconcepibili». E Alfonso Pecoraro Scanio, titolare dellAmbiente, auspica che «una normativa contro le intolleranze sia votata non solo dallUnione, ma anche dai settori più avanzati del centrodestra». LArcigay ritiene «urgente» lapprovazione del pacchetto anti-violenza attualmente in esame al Parlamento.
Ma il centrodestra sposta il baricentro della questione: non si discutono i diritti civili, ma quel bacio che proprio innocente non sembra essere. E i carabinieri hanno spiegato chiaramente che non di bacio si trattava ma di ben altro: un reato che sarebbe stato perseguito anche di fronte a una coppia etero: lo dimostrano le 1.640 denunce lanno per atti osceni. Insomma, siamo alla discriminazione al contrario. «È vergognoso - afferma il presidente dellUdc, Rocco Buttiglione - che un ministro attacchi i carabinieri come se fossero gli scherani di un potere reazionario e oscuro. Sarebbe, bene, anzi, che ci fosse meno ostentazione». «Il governo sembra diventato il megafono dellArcigay», aggiunge il collega di partito Carlo Giovanardi e un altro Udc, Luca Volontè giudica «ideologiche e gravissime» le dichiarazioni della sinistra: «È discriminazione verso gli eterosessuali e non-applicazione del codice penale per la casta gay». Che Isabella Bertolini, vicepresidente dei deputati di Forza Italia incolpa di strumentalizzare lepisodio «per affermare un modello di società alternativo, laicista e relativista». E se il senatore azzurro Lucio Malan accusa Pollastrini e Turco di «pregiudizi contro i carabinieri, forse come retaggio del loro lungo passato comunista», Massimo Polledri della Lega dice «basta con questa inutile gazzarra contro lArma. Il senso del pudore va tutelato». Provocatorio, invece, Riccardo Pedrizzi, responsabile di An per le politiche familiari: «Presenteremo subito una proposta di legge per modificare il codice penale così: Chiunque (tranne una coppia gay) compie atti osceni è punito con la reclusione da tre mesi a due anni».
Soluzione salomonica nelle parole del pg della Cassazione, Vito DAmbrosio: «Il solo bacio non è reato.
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