Chissà cosa proverà Giampaolo Pazzini quando entrerà sul campo del «Franchi». Di fronte la Fiorentina che vuole restare aggrappata al quarto posto, lui in una Sampdoria che si sta ancora leccando le ferite, mentre Mazzarri fa la conta di infortunati e acciaccati dopo la finale di Coppa con la Lazio. Dieci gol con la maglia blucerchiata, uno con quella viola per il bomber acquistato a gennaio e oggi sarà un po' come un ritorno al passato. Poche motivazioni, per la squadra, molte per l'attaccante che con Prandelli ha sempre avuto poco spazio, tanto da decidere di lasciare Firenze a metà stagione. Pazzini oggi ci sarà, non Antonio Cassano che non è nemmeno stato convocato per un affaticamento muscolare e al suo posto giocherà Marilungo. Del resto la squadra dei baby quest'anno non ha mai deluso. E ieri a fare le carte alla partita è stato l'ex portiere della Samp d'Oro Gianluca Pagliuca. Anche il numero uno vede un match nel segno di Pazzini: «La Sampdoria ha vissuto una stagione altalenante, che va comunque considerata positivamente anche se ha perso la finale di Coppa Italia ai rigori. I giocatori blucerchiati non scenderanno in campo demotivati ma sicuramente scarichi mentalmente. Certamente non aspetto una prestazione straripante di Pazzini che vorrà sicuramente fare uno sgarro al suo ex allenatore Prandelli per dimostrargli quanto vale».
Le altre motivazioni saranno invece quelle dei giovani: Mazzarri infatti manderà in campo ancora le seconde linee, da Dessena a Ziegler, da Padalino e Delvecchio. Anche in difesa il tecnico punterà su un mega turn over con l'assenza di Stankevicius, squalificato, e Accardi che non è nemmeno stato convocato per una distorsione alla caviglia. Dietro quindi spazio a Raggi e Gastaldello e con ogni probabilità a Lucchini, costretto a fare gli straordinari, o a Ferri, in caso di un forfait in extremis.
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