RomaRaoul Casadei, venerdì la sua orchestra si esibirà alla festa Padana di Marina di Ravenna. La notizia sta sconvolgendo la costa romagnola. È vera?
«Sì, suoneremo con il Casadei Social Club, io parteciperò a un dibattito sulle tradizioni e il ballo della nostra Regione».
Alla festa della Lega.
«Mi hanno chiamato e vado volentieri. Vogliono difendere il ballo romagnolo».
La sinistra non balla più?
«La sinistra da qualche tempo non è più ballerina».
E la Lega si sta appropriando del ballo sociale?
«La parola giusta è aggregazione. Il ballo sociale è festa, solo che da questa parti adesso dicono che è passato di moda».
Un bel coraggio ad andare alla prima festa padana della riviera.
«Devo difendere una storia gloriosa di 82 anni».
Ma davvero si è fatto leghista?
«Cè un po di esagerazione. Sui giornali pubblicano fotomontaggi con la mia faccia e un fazzoletto verde nel taschino. Dicono che mi voglio candidare. Ma io non lo farò mai! Perché amo la vita».
Lei era un simbolo delle feste dellUnità con la sua orchestra romagnola.
«Le mie simpatie politiche non le ho mai nascoste. Ho amato Berlinguer. Ma sono sempre stato un uomo libero. Ho stimato Craxi, ultimamente voto Berlusconi».
Peccato mortale, dalle sue parti.
«Eh. In regione ho votato Errani, perché lo ritengo un uomo in gamba. Ma in unintervista alla radio ho detto di Berlusconi, e da allora non si è mosso più niente».
Esclusi dallestate romagnola?
«Pensi che organizzeranno la Notte rosa con trecento gruppi e non ci hanno invitato. Su un giornale locale gli assessori alla Cultura della Provincia e del Comune di Ravenna hanno risposto dicendo che Casadei è passato di moda, che il liscio è finito».
E lei ci è rimasto male.
«È chiaro che non è una buona scusa. Come dire che è passata di moda la piadina o il Sangiovese».
Se la Lega si appropria anche della piadina sarà la rivoluzione.
«Vogliamo che la gente venga in piazza, farla divertire con il ballo sociale, gli stand con la piadina. La Lega abbraccia questi discorsi, e quindi ben venga».
Cosa sta «rubando» la Lega alla vecchia sinistra?
«La Lega va dalla gente e chiede cosa pensano le persone di questo o di quellaltro».
E in più sta iniziando a farli divertire.
«Questa è una regione ballerina. Il ballo sociale nasce dai contadini. A Ravenna adesso ascoltano solo musica classica».
E il Pd si è dimenticato del ballo popolare.
«Hanno la puzza sotto il naso. Si vergognano del liscio. Ma a parte che noi non facciamo più quelle cosine imbalsamate di una volta, siamo evoluti. E poi la mia musica è nata tra le bandiere di Berlinguer, ma mi sono esibito anche allArena di Verona. Allo stadio di Cesena cantano le nostre canzoni...».
Non ha un po nostalgia di quelle feste?
«Cantavo bandiera rossa dal palco...».
Ora la Lega vuole fare di «Romagna mia» il suo inno.
«Mi piace che la Lega difenda i dialetti e le identità. Altrimenti in un mondo globale rischiamo di essere tutti uguali e di perdere le origini nobili e ruspanti».
Ma lei dodici anni fa non rischiò di essere cacciato da un sindaco leghista?
«Quando suonammo al Leoncavallo, era Formentini. Ci esibivamo nei centri sociali di tutta Italia, anche dove cera la contestazione».
Anche la Lega si è evoluta.
«Allinizio faceva un po ridere. Ora, quando vedo gli amministratori della Lega che parlano in televisione, li ascolto volentieri».
Come lo vede Bossi a ballare il suo liscio?
«Bossi è un simpaticone, è un animale da palcoscenico. Anche Berlusconi mi piace per questo. Noi abbiamo bisogno di conduttori che non facciano fermare lItalia in acque stagnanti. Io mi espongo. Sono un romagnolaccio».
Bossi è più ballerino di Bersani?
«Penso di sì. Mi piacerebbe se Bossi venisse alla festa. Lo faremmo ballare Romagna mia!».
Lei è un caso unico di artista romagnolo che svela il suo voto per Berlusconi.
«Gli artisti non dovrebbero genuflettersi, ma stanno a sinistra perché è la sinistra che ha sempre organizzato le feste, dal Primo maggio in giù. E alle feste cè la pappa, come si dice in gergo».
Ma adesso che la Lega sta rubando la festa alla sinistra...
«Pure Berlusconi dovrebbe organizzare più feste, e spero che mio figlio Mirko vada anche da lui... In piazza quando si balla ci si diverte, ci si fidanza, ci si sposa! Venga anche lei da queste parti!».
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