Il Pd punta sulla ex forzista per il ribaltone

Il Pd punta sulla ex forzista per il ribaltone

(...) municipale. Non solo, ma il regista del ribaltone avrebbe osato l’impossibile pensando alla candidatura di Maria Piacentino Peter per la presidenza del Municipio e contrastare il tentativo del centrodestra di eleggere il biasottiano Enrico Cimaschi. Due identikit per un presidente. La nomina di Maria Piacentino Peter farebbe veramente scalpore se fosse confermata vista la storia politica del consigliere Udc. Forzista della prima ora, considerata una pasionaria del movimento berlusconiano, tra il 2002 ed il 2007 è stata consigliere di circoscrizione del Medio Levante. Dal 2007 è nel Centro Est dove, nelle prime battute, fu al centro di un vigoroso scontro con Vicky Musso per ricoprire la carica di Consigliera delle pari opportunità. Scontro che portò la sorella del senatore Pdl a lasciare Fi per andare nel misto.
Passerà alla storia come la consigliera più veloce del Pdl visto che con il nuovo partito è stata solo sette giorni prima di passare nell’Udc seguendo la stessa strada dell’onorevole Gabriella Mondello conosciuta quando le due condividevano il ruolo di coordinatrici del movimento Azzurro Donna. Votò la sfiducia a Siri dicendosi perplessa della presenza in maggioranza della Lega Nord in pieno stile casiniano. E, per lei azzurra tosta del da una parte il bene, dall’altra i comunisti, sarebbe davvero incredibile andare a presiedere una giunta che arriva fino a Rifondazione.
Il centrodestra propone Enrico Cimaschi, capogruppo della Lista Biasotti . Cimaschi, impegnato nel volontariato cattolico, è un biasottiano di ferro vicino all’area politica dell’europarlamentare Mario Mauro. Dovrà capire come si collocheranno Alessandra Di Mattia (Pdl), Vincenzo Falcone (An) e Vicky Musso (Misto), i tre consiglieri che hanno «tradito» Siri. Al momento i voti palesi parlerebbero di 12 consiglieri per Cimaschi (Pdl, An, Lega Nord, Misto) e 12 per Peter (Udc, Pd, Idv, Verdi e Rifondazione) ma lo scrutinio è segreto.

Cimaschi avrebbe un piccolo vantaggio: Davide Traverso, consigliere di Prc è impegnato all’estero e difficilmente entro il 17 sarà a casa. Ma basterà un assente ad eleggere un rappresentate del centrodestra alla presidenza?

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