Penati: «Via da Milano chi non ha casa e lavoro»

Il presidente bacchetta il governo: «Frontiere chiuse a bulgari e romeni»

Via subito da Milano gli extracomunitari irregolari e richiesta all’Unione europea di una nuova moratoria all’ingresso di bulgari e romeni. L’ultimo volantino della Lega? Nemmeno per sogno. La tolleranza zero invocata da Filippo Penati, presidente diessino della Provincia. «Domenica una donna romena è stata uccisa in una baracca di viale Forlanini», lancia l’allarme il primo inquilino di Palazzo Isimbardi. «L’altra notte - si sbilancia forse un po’ troppo con le indagini ancora in corso - è stato ucciso durante una rapina nella sua abitazione nel centro di Milano il dottor Marzio Colturani». Come a dire che un pizzico di xenofobia e qualcosa che assomiglia terribilmente a una caccia allo straniero ha contagiato addirittura uno degli uomini di punta del Pd, il nuovo contenitore del centrosinistra. Inevitabile, anche se sorprendente, in una città che nel 1982 ospitava 2.500 stranieri e che oggi è invasa da un’orda di oltre 380mila. «C’è un grande stato di allarme - tuona Penati -. È ora di passare dalle parole ai fatti. Bisogna applicare immediatamente il decreto del governo per incentivare i controlli e procedere il più velocemente possibile all’espulsione degli irregolari, garantendo la piena collaborazione al prefetto per individuare chi non è in regola. Torno a chiedere al governo che si faccia parte attiva in Europa per introdurre una nuova moratoria delle regole di circolazione dei lavoratori per i Paesi di nuovo ingresso nell’Unione». E per chi, soprattutto a sinistra, non avesse ben capito, Penati chiarisce. «Chi non ha nessuna fonte di reddito è più esposto a ricorrere ad azioni non legali. È quindi necessario stabilire criteri che permettano l’ingresso solo per quelle persone che hanno casa e lavoro». Alla faccia del viceministro, pure lui diessino, Marco Minniti che continua a ripetere che l’espulsione di chi non ha lavoro è inutile. Come a dire che, per una volta, il rito ambrosiano supera le barriere dell’ideologia. E che Penati, Moratti e Formigoni potrebbero marciare insieme nella stessa direzione.
Sospettoso Riccardo De Corato. «Mentre la sinistra a Strasburgo pone freni alla direttiva Ue che servirebbe ad allontanare un po’ di rom romeni dalle grandi città presentando addirittura una mozione per limitarne l’efficacia - attacca il vicesindaco -, Milano è assediata da rapinatori e nullafacenti che secondo questo governo dovrebbero essere trattati coi guanti bianchi ed espulsi col contagocce.

Il marocchino arrestato perché costringeva un bambino di 10 anni a spacciare e l’ucraino fermato per aver stuprato una connazionale non sono due semplici episodi di cronaca nera milanese, ma rappresentano il volto crudele di un’immigrazione selvaggia».

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