«Penati? Il Pd ha fatto una scelta a perdere»

Una «scelta miope». O ancor meglio, «la candidatura di Penati a perdere». La sinistra radicale, che adesso si fa chiamare Federazione della sinistra, non ha preso per nulla bene la decisione del Pd di rinunciare a qualsiasi possibile accordo in vista delle prossime regionali. E così l’alleanza che doveva sfidare Roberto Formigoni, muore ancor prima di nascere. Lasciando a sinistra polemiche, rancori e (fuori taccuino) anche insulti pesanti. «Loro - si difende il candidato governatore del Pd Filippo Penati - non sono interessati al governo della Lombardia, ma solo a organizzare la protesta di una larga area sociale». Il tutto dopo l’incontro di ieri in Regione nel quale Penati ha rifiutato l’offerta di appoggiarlo anche senza posti nel listino bloccato. «A loro ho fatto e rinnovo - spiega Penati - l’invito a sottoscrivere un patto di consultazione e di collaborazione nella prossima legislatura». Durissima la reazione di Prc, Pdci e Lavoro e Solidarietà che parlano di una scelta «stupida». Tranciante Alessandro Alfieri, vicesegretario regionale del Pd per il quale «le nostre strade sono divise da tempo. È stata loro la scelta di far vincere il centrodestra non votando al ballottaggio Penati». Vecchi rancori e semi da cui germineranno rancori futuri in una storia infinita senza lieto fine. Una «scelta grave» secondo il portavoce nazionale della federazione Paolo Ferrero che la considera «il primo regalo fatto dal Pd al governo Berlusconi e alla sua maggioranza. Così è evidente che Formigoni vincerà. E con distacco».
«Penati ha detto no perché ritiene che questa proposta lederebbe la sua immagine - attacca Ugo Boghetta (Prc) - Una risposta inaccettabile, un’anomalia lombarda rispetto a come il Pd si comporta nel resto d’Italia». Quindi? «Quindi non c’è nessuna battaglia contro Formigoni. Immaginiamo che Penati si candidi anche a fare gli inciuci».
Di polemica in polemica. Dopo quella con la sinistra, a Penati tocca quella con Formigoni. Ieri il candidato del centrosinistra ha proposto a Formigoni di fare come in Veneto e ridurre l’addizionale Irpef per le famiglie numerose. Aggiungendo anche i nuclei con un disabile o un anziano non autosufficiente. Formigoni, però, non ha gradito. «Penati ci invita a copiare il Veneto, ma noi facciamo meglio del Veneto. Si informi di più». Pronta la replica. «Questa non è una classifica per stabilire chi è più bravo - la risposta di Penati - Per quanto riguarda la riduzione fiscale, ho proposto si faccia come in Veneto: o una riduzione graduale dello 0,5 per cento a partire dalle famiglie numerose o la cancellazione come hanno fatto dal 2010».

L’addizionale, infatti, per lo 0,9 per cento è definita da una legge statale e quindi non si può modificare, mentre l’ulteriore addizionale è decisa dalle Regioni e può essere al massimo lo 0,5 per cento. Il Veneto l’ha istituita per il 2008 e il 2009, ma non l’ha rinnovata nel 2010.

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