da Portici (Napoli)
Due malviventi, una moto, una borsetta nel mirino. Poi, lo scippo: la vittima che non ci sta a subire, che cerca di resistere ai banditi e al loro strapotere fisico ma ha la peggio. Trascinata a terra per una decina di metri, Angela Formicola, 68 anni, sbatte con la testa sullasfalto e sviene. Accanto a se, la borsetta che ha difeso strenuamente, contenente pochi soldi. Da tre giorni, lultima vittima della criminalità napoletana è in coma farmacologico e lotta per sopravvivere. Ricorda l'anziana di Desio, massacrata dagli scippatori, la storia di Angela, ma anche la tragedia di Luisa Scafora, aggredita con le stesse modalità, il 3 marzo del 2006 a Cercola, poche decine di chilometri da Portici, dove la Formicola è stata assalita da due vigliacchi. Angela stava tornando dal cimitero. Andava a trovare il marito, morto da poco tempo. Sulla strada del ritorno, in via Dalbono è stata aggredita. È rimasta qualche minuto sul marciapiede, senza soccorsi, mentre il sangue le usciva dalla testa. È stata soccorsa da una pattuglia di vigili urbani, con loro cera anche il vicesindaco di Portici. Un'ambulanza ha portato Angela in ospedale, dove è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico alla testa. Le sue condizioni sono gravi, i medici si sono riservata la prognosi.
I vigili hanno usato il cellulare di Angela per avvertire i familiari: dalla memoria dell'apparecchio, hanno scovato il numero di telefono di Fabio, uno dei tre figli della donna. Ora stanno visionando i nastri delle telecamere installate nella zona. Si spera che i malviventi abbiano colpito senza avere utilizzato berretti o passamontagna.
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