Questa volta non può cavarsela con la battuta tratta dallo spot televisivo: «Stavo a scherzà!». No, questa volta luscita del capitano dallOlimpico è stata mitigata dallesito del volo di Vucinic sulla palla di De Rossi e perciò è rimasta sigillata nel piccolo mondo giallorosso, condita dalla frase di Francesco scritta sul proprio sito e dalla festa per il suo compleanno (previsto il corteo dei tifosi). «Non sono mai stato, non sono né mai sarò un problema per la Roma» la dichiarazione che ha il sapore di un messaggio in codice a Ranieri e tifosi seguito dalla speranza di non essere messo in discussione per lanagrafe: «Spero di festeggiare ancora molti altri compleanni indossando questa maglia che amo così tanto». Fine del caso? Neanche per idea. Specie poi se ci si ricorda che nel derby del torneo precedente la doppia sostituzione (Totti e De Rossi) fu il prologo al successo sulla Lazio passata avanti con Rocchi. «Io vivo per la Roma» è il messaggio conclusivo di Francesco. Messo sotto accusa da un laziale verace come Di Canio: «Un capitano non abbandona la sua squadra» la frustata del rivale.
Totti e Nesta sono coetanei, oltre che romani. Entrambi iscritti alla lista dei fuoriclasse e a pieno titolo espressione rotonda delle proprie squadre, Roma e Milan. Questa volta Sandro Nesta, uscito dal riserbo che gli è naturale, se lè cavata con una mimica molto efficace durante il finale di Milan-Genoa per informare la propria panchina che non aveva alcuna voglia di farsi raggiungere, per la seconda volta, dopo la Lazio e che era venuto il momento di allacciarsi le cinture. «Mettiamoci a quattro» il labiale essenziale di Nesta spedito ad Allegri e allo staff che può essere un grido dallarme o un atto damore per questo Milan atteso dalla grande ribalta e in ritardo rispetto alle cadenze interiste. Intendeva segnalare il caso di ispessire la trincea mediana per evitare di fare la stessa malinconica fine di qualche giorno prima, allOlimpico.
La morale, allora, che si può ricavare dai due episodi, è una e una soltanto.
Perché Totti e Nesta non saranno un problema per Roma e Milan
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