Roba da non crederci, è finita 4 a 0 per il Borussia Dortmund. Sì, è vero: il risultato non è certo quel che doveva interessare, ma una sconfitta come quella di ieri, patita nel giorno del genetliaco numero 80, lascia un briciolo damaro in bocca ai romanisti. Non cerano in ballo tre punti pesanti, solo gloria effimera. Ma aver perso al cospetto dun ex laziale, l'allenatore del Borussia Dortmund Thomas Doll, ha fatto pensare a molti che questa trasferta in terra teutonica, arrivata al termine della prima settimana di ritiro «trigoriano», poteva pure non essere giocata. Non importa, la stagione è lunga e i tesserati del presidente Sensi hanno ben altri obiettivi piuttosto che una vittoria da ottenere in unamichevole che conta come il due di bastoni quando a briscola regna coppe. Ma i desideri del popolo romanista erano ben altri. Roma in campo con Curci schierato fra i pali, linea a quattro di difesa formata, da destra a sinistra, da Cassetti, Panucci, Chivu e Tonetto, centrocampo affollato da Brighi, De Rossi e Perrotta, mentre Mancini e Taddei sulle fasce supportano Francesco Totti sulla linea doffesa. Smolarek è il più famoso fra i germanici, e tanto serve per regalare una comparazione del loro valore. Dieci minuti appena e Kuba porta in vantaggio i gialloneri di Germania con un sinistro dal limite, appena deviato dalla difesa giallorossa; altri dieci minuti e Klimovicz incorna per il due a zero. Altro che festa annunciata, i tedeschi - comunque più avanti con la preparazione - non ci stanno a fare da sparring partner solo perché lottantenne Roma sè presentata sul loro campo con le divise della Kappa nuove di zecca. Anzi, nella ripresa affondano ulteriormente la lama del coltello col panchinaro Valdes che infila altre due volte Curci: la prima in contropiede, laltra grazie a un tiro di piatto destro su cui lestremo difensore romanista non può nulla. Per la Roma vanno annotati un paio daffondi di Vucinic a risultato acquisito e le ammonizioni di De Rossi e Aquilani (entrato nella ripresa insieme a Freddi, Rosi, Pizarro, Barusso, Alvarez, Nonda e, appunto, Vucinic), entrambe per gioco falloso. Non cè da allarmarsi, la sconfitta ci sta tutta e c'è tutto il tempo per recuperare. Ma è ovvio che i fan cominciano adesso a veder svanire i sogni di gloria disegnati subito dopo lapprodo a Trigoria di Esposito e Giuly, che comunque ieri non hanno giocato.
Prossima amichevole, domenica 29 e sempre in trasferta, avversario di turno il Bayer Leverkusen. Il 4 agosto ci si sposterà a Londra per una sfida col West-Ham, poi l11 il big match destate con la Juventus. Tutti antagonisti da affrontare con piglio diverso rispetto a quello della «prima» di ieri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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