«Perdere sempre mi porta fortuna»

MilanoIn fondo, Noemi è lo specchio dei (nuovi) tempi: lei canta. E basta. Niente pettegolezzi, zero gossip e di scandali, figurarsi, non se ne parla neanche. Piuttosto, è decoubertiniana: ha sempre partecipato (SanremoLab, X Factor, Festival di Sanremo), non ha mai vinto però ha sempre convinto. Ventotto anni. Capelli rossi come Milva. Voce che lei definisce «profonda e arrugginita». È in classifica da ventidue settimane (già, ventidue) con l’album Sulla mia pelle, il brano sanremese Per tutta la vita è al secondo posto dei download su iTunes, le tv la reclamano e difatti in tre giorni è stata ospite di Gigi D’Alessio su Raiuno, di Amici su Canale 5 e di Domenica Cinque su Canale 5. «Tutto ciò mi sembra allucinante».
Addirittura, Noemi?
«Dopo così tanto tempo sono ancora in classifica. E Sanremo è stata un’occasione formidabile. Non ci posso credere!».
Aveva paura quando è salita sul palco?
«Certo. Soprattutto temevo il confronto con il brano che ho cantato con Fiorella Mannoia, L’amore si odia. È andata bene. E adesso ho sempre un po’ più di speranza».
Per fare cosa?
«Per continuare a fare questo mestiere».
Non esageri: lei non è mica una meteora.
«Ma bisogna sempre rimanere con i piedi per terra. Anche per questo sono contenta di essere una delle testimonial dell’evento organizzato dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla: fino a martedì saranno distribuite in tremila piazze italiane ben 230mila gardenie».
Scusi Noemi, lei prima di sbocciare come cantante ha avuto, dicono, un periodo di «buio esistenziale».
«Ma non esageriamo. È stata solo una ricerca esistenziale. E invece di amalgamarmi con il gruppo e superare così le mie difficoltà, mi sono isolata per un po’».
Anche a Sanremo non era la tra le più mondane. Però ha conosciuto bene Valerio Scanu. Un incontro al vertice: una di «X Factor», l’altro di «Amici».
«Siamo stati insieme per un pomeriggio e abbiamo parlato per un po’. Diciamo che mi ha fatto compagnia. E ho capito che la sua timidezza spesso lo fa sembrare un ragazzo pieno di sé. Ma non è proprio così, tutt’altro».
A «X Factor» faceva parte della squadra di Morgan. Ora Morgan sembra senza squadra.
«Mi dispiace che sia stato ghettizzato. Lui ha sbagliato a dire quelle cose. Ma forse chi le ha pubblicate avrebbe dovuto pensarci meglio».
E chi le ha scritte?
«Anche. E farsi qualche scrupolo in più».
Qual è il suo obiettivo più grande?
«Migliorare la mia voce».
Sa qual è l’accusa principale che si muove ai concorrenti di un talent show?
«No, qual’è?».
Di non essere in grado di reggere un concerto intero.
«Io invece non vedo l’ora che inizi il mio tour a maggio. E, per dirla tutta, credo che il pubblico abbia voglia di ascoltare musica dal vivo invece che in playback».


Noemi, è stata eliminata da tutti i concorsi cui ha partecipato. Ma è una regina della classifica.
«Diciamo che preferisco convincere. O, per citare il film Al di là dei sogni con Robin Williams, “alle volte quando si perde, si vince”».

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