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Il perito: «Le condizioni di Mora sono compatibili col carcere»

Il perito: «Le condizioni di Mora  sono compatibili col carcere»

Le condizioni di salute di Lele Mora sono compatibili con il carcere. È questo, in sostanza, l’esito della perizia firmata dal medico Antonio Marigliano e depositata al giudice Elisabetta Meyer, che l’aveva disposta per valutare la compatibilità o meno della salute del talentscout con il carcere. Ora il gup dovrà decidere, anche in base alla perizia, se confermare o meno la detenzione per l’agente dei vip, che si trova ad Opera dal 20 giugno scorso. La perizia era stata disposta nei mesi scorsi dal giudice, anche su sollecitazione dei pm Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci, dopo che più volte i legali del talent scout, gli avvocati Luca Giuliante e Nicola Avanzi, avevano denunciato le sue critiche condizioni di salute. Mora, infatti, che ha patteggiato 4 anni e 3 mesi di reclusione per la bancarotta della sua «Lm Management» ed è detenuto da oltre 7 mesi, è dimagrito di oltre 30 kg ed è sofferente dal punto di vista psicologico. L’agente dei vip, il 30 dicembre, ha tentato il suicidio in carcere tappandosi naso e bocca con dei cerotti. Dopo quel gesto, i suoi legali avevano depositato una consulenza del proprio perito nella quale si sottolineava che il tentativo di suicidio «riveste il significato di un disperato tentativo di richiesta di aiuto». Sia il gup che il Tribunale del Riesame più volte hanno respinto le diverse richieste di arresti domiciliari avanzate dalla difesa, motivando, in sostanza, le «bocciature» delle istanze con il pericolo di fuga.

Ora, dopo il deposito della perizia da parte del medico Marigliano, che più volte ha incontrato e visitato Mora e che ha dichiarato che potrebbe essere opportuno un ricovero temporaneo in ospedale, il gup dovrà decidere se confermare la detenzione o meno.

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