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Angelina Jolie mostra per la prima volta le cicatrici della mastectomia

"Le condivido con molte donne che amo. E sono sempre commossa quando vedo altre donne condividere le loro” ha detto l'attrice svelando i segni dell'intervento preventivo a cui si è sottoposta nel 2013

Angelina Jolie mostra per la prima volta le cicatrici della mastectomia
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Angelina Jolie non si nasconde più. E, per la prima volta, mostra i segni lasciati dalla mastectomia preventiva a cui si è sottoposta nel 2013. Immagini che accompagnano la sua apparizione sulla copertina del primo numero di TIME France e si inserisce in un racconto più ampio dedicato alla prevenzione, allo screening e al rapporto personale con la malattia. L’attrice spiega di non considerare quei segni sulla pelle un fatto privato da nascondere. “Condivido queste cicatrici con molte donne che amo”, afferma. “E sono sempre commossa quando vedo altre donne condividere le loro”. La decisione di mostrarsi nasce anche dal contesto dell’intervista, che affronta il tema della salute e dell'informazione: “Volevo unirmi a loro, sapendo che TIME France avrebbe condiviso informazioni sulla prevenzione e la conoscenza del cancro al seno”.

Nell’immagine di copertina, Angelina indossa un maglione nero scollato, coprendo parzialmente il seno con una mano. Poi, all'interno di TIME France le foto di una scelta che nel 2013 ha fatto il giro del mondo.

Angelina Jolie e la mastectomia preventiva

Nel maggio di dodici anni fa, la diva di Hollywood ha reso pubblica la scelta di sottoporsi a una doppia mastectomia preventiva dopo aver scoperto di essere portatrice di una mutazione del gene BRCA1, associata a un rischio molto elevato di sviluppare un tumore al seno e/o alle ovaie. Nel 2015 ha affrontato un secondo intervento, con la rimozione di ovaie e tube di Falloppio, sempre in un’ottica di prevenzione. Oggi, ricordando quella scelta, l’attrice ribadisce il senso della sua testimonianza pubblica: “L’ho fatto per incoraggiare scelte informate”. E sottolinea la necessità di garantire a tutte l’accesso alle informazioni e agli strumenti di prevenzione: “Ogni donna dovrebbe sempre poter determinare il proprio percorso di salute e avere le informazioni necessarie per fare scelte consapevoli”, dice. Puntualizzando che “Le decisioni sanitarie devono essere personali, e le donne devono avere le informazioni e il supporto di cui hanno bisogno per fare queste scelte”, Non solo. L'attrice sottolinea che “l’accesso allo screening e alle cure non dovrebbe dipendere dalle risorse finanziarie o dal luogo in cui si vive”.

Il peso della storia familiare

Alla base della scelta di sottoporsi a una mastectomia preventiva c’è una storia familiare segnata dal cancro. La madre di Angelina, Marcheline Bertrand, è morta nel 2007 a 56 anni dopo una lunga malattia. Anche la nonna e una zia sono decedute per tumore. Nel 2013, a meno di due settimane dalla rivelazione pubblica della mastectomia, anche la zia Debbie Martin è morta di cancro al seno all’età di 61 anni. Un vissuto che ha inciso profondamente sul modo in cui la star del cinema ha affrontato il tema della prevenzione, con l’obiettivo dichiarato di proteggere i propri figli dal dolore della perdita dai lei stessa provato.

Il cinema e il racconto della malattia

Nell’intervista a TIME France, poi, Angelina Jolie parla anche di Couture, il film diretto da Alice Winocour in cui interpreta una regista americana a cui viene diagnosticato un cancro al seno. Un progetto che definisce “una storia molto personale” e che, a suo giudizio, affronta la malattia da una prospettiva diversa. “Troppo spesso i film sulle difficoltà delle donne — soprattutto sul tumore — parlano di finali e tristezza, raramente della vita”, osserva. “Le difficoltà, le malattie e il dolore fanno parte della nostra esistenza, ma ciò che conta è come le affrontiamo”.

Ricordando la madre, Angelina racconta un episodio che non ha mai dimenticato: “Una sera, quando le chiesero della chemioterapia, si emozionò e mi disse che avrebbe preferito parlare di altro. Sentiva che la malattia stava diventando tutta la sua identità”. Ed è proprio questo, spiega, uno dei motivi per cui ha un rapporto particolare con questo film: “Lo amo perché racconta una storia che va ben oltre il percorso di una persona malata: mostra la vita”.

I miei figli non dovranno mai dire: "La mamma è morta di cancro"

Dopo la rimozione delle ovaie, l’attrice ha intrapreso una terapia ormonale sostitutiva ed è entrata in menopausa. “Non potrò avere altri figli e mi aspetto alcuni cambiamenti fisici”, dice.

Ma è una condizione che vive con consapevolezza: "Sono serena rispetto a ciò che verrà, non perché io sia forte, ma perché fa parte della vita. Non è qualcosa da temere”. E conclude con una frase che riassume il senso delle sue scelte: “So che i miei figli non dovranno mai dire: ‘Mamma è morta di cancro ovarico’”.

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