“Iniettava informazioni”. Il Mirror perde terreno contro Harry

Dopo i due giorni dedicati alla deposizione di Harry è il momento degli altri testimoni, uno dei quali racconta di una presunta manipolazione degli articoli

“Iniettava informazioni”. Il Mirror perde terreno contro Harry
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Il principe Harry non è riuscito a cavarsela brillantemente di fronte all'Alta Corte di Londra nel processo contro il Mirror. Troppi i “non so”, i “chiedete al mio team legale”. Un aiuto insperato al duca di Sussex potrebbe essere arrivato durante l’udienza dell’8 giugno 2023. Una ex corrispondente del Mirror ha messo in dubbio la professionalità e la moralità di Piers Morgan, direttore del tabloid dal 1995 al 2004, addossandogli la responsabilità degli articoli che avrebbero danneggiato la vita e la reputazione del principe Harry.

“Se perdo è un’ingiustizia”

Il principe Harry non è riuscito a dimostrare le accuse che ha mosso contro il Daily Mirror durante le testimonianze rese il 6 e il 7 giugno 2023 di fronte all’Alta Corte di Londra. Troppe lacune, troppi vuoti di memoria che avrebbero penalizzato la sua deposizione, consentendo all’avvocato della controparte, Andrew Green, di usare contro il duca i 33 articoli da lui stesso contestati. Il legale è riuscito a ricondurre diverse notizie a portavoce di Buckingham Palace, a dichiarazioni di Lady Diana, smontando la tesi dell’accusa incentrata sulle intercettazioni illegali. Un effetto boomerang che ha destabilizzato il principe.

Del resto Harry, a cui spetta l’onere della prova, non ha fatto altro che raccontare di nuovo il suo disagio nei confronti della stampa, mostrando una volta ancora l’astio che nutrirebbe verso di essa. Di concreto ha portato ben poco, almeno finora. La frase “se dovessi perdere sarebbe un’ingiustizia” da lui pronunciata nel momento del controinterrogatorio, cioè quando la pressione psicologica e mediatica era più forte, non depone a suo favore, evidenziando qualche debolezza nella strategia dell’accusa. Inaspettatamente, però, un aiuto potrebbe essere arrivato dalla deposizione di una giornalista.

Informazioni di dubbia provenienza

Durante l’interrogatorio dell’8 giugno 2023 Jane Kerr, ex corrispondente reale del Daily Mirror, per cui ha lavorato dal 1996 al 2007, avrebbe ammesso che qualcosa non tornerebbe negli articoli sul principe Harry. Ci sarebbero stati dei dettagli strani, una gestione piuttosto dubbia dei fatti riguardanti il duca. La Kerr, interrogata da David Sherborne, legale del principe, ha puntato il dito contro il giornalista Piers Morgan, oggi famoso anchorman reso ancora più celebre dalla sua inimicizia, per nulla celata, con Harry e Meghan.

La Kerr ha dichiarato che Morgan avrebbe avuto il vizio, chiamiamolo così, di “iniettare", "inserire occasionalmente informazioni in una storia”. Come ha riportato la Bbc,“aggiungere frammenti di informazioni nelle storie che lei scriveva”. La giornalista sostiene che Piers Morgan avrebbe potuto farsi dare i particolari di un fatto da “qualcuno nel Palazzo”, ma lei non sarebbe in grado di fare nomi, non avrebbe mai conosciuto le presunte fonti dell’allora direttore. Jane Kerr ha ammesso anche di non poter essere certa che le informazioni fossero frutto di intercettazioni illegali, aggiungendo di non poter nemmeno “escludere” che alcune rivelazioni arrivassero da “fonti di Palazzo”.

Per esempio è di dubbia provenienza un virgolettato del Mirror attribuito a Re Carlo III durante un colloquio privato con il secondogenito.

L’allora erede al trono avrebbe manifestato “sollievo” sapendo che Harry, all’epoca non ancora ventenne, avrebbe consumato cannabis e non sostanze più pesanti durante “feste con droga” che sarebbero state organizzate da alcuni compagni di corso del duca e arrivate ai giornali. Il processo si complica. Non resta che attendere ulteriori sviluppi per capire se l’Alta Corte di Londra riuscirà ad arrivare alla verità.

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