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I Lucarelli contro Adnkronos: il direttore gli risponde così

La replica alla gogna social a è affidata al direttore dell'agenzia Davide Desario: "Continueremo a fare il nostro lavoro"

I Lucarelli contro Adnkronos: il direttore gli risponde così

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È scontro aperto tra la coppia formata da Selvaggia Lucarelli e il compagno Lorenzo Biagiarelli e l'Adnkronos, a causa di alcune rivelazioni fatte dall'agenzia di stampa che proprio non sono state digerite in particolar modo dal cuoco-influencer, dal momento in cui sono correlate nello specifico proprio alla sua attività.

La vicenda

Adnkronos aveva scritto un breve articolo in cui spiegava ai propri lettori il motivo per il quale Biagiarelli, che vive a Milano, non sarebbe stato invitato alla "Festa del Bio", appuntamento tradizionale dedicato per l'appunto all'alimentazione biologica in programma proprio nel capoluogo meneghino. Secondo l'agenzia di stampa, l'eco mediatico delle polemiche inerenti le vicende legate al suicidio della ristoratrice di Lodi, che hanno visto in prima linea la compagna dell'influencer Selvaggia Lucarelli, sarebbe alla base di tale decisione da parte degli organizzatori.

L'attacco sui social

Infastidito per l'articolo, il cuoco aveva affidato ai social il proprio sfogo. "Leggo con stupore che secondo Adnkronos (che non mi ha contattato per accertarsi della veridicità della notizia) quest’anno sarei stato escluso dagli ospiti della Festa del Bio di Milano, nonostante fossi stato ‘un grande protagonista delle edizioni passate’", aveva scritto Biagiarelli su X. "Parola degli organizzatori, che avrebbero preso questa decisione ‘a causa della troppa esposizione mediatica sul caso di Lodi’. La notizia è totalmente falsa, dal momento che non solo non ho mai ricevuto alcun invito da parte degli organizzatori della Festa del Bio per quest’anno, ma nemmeno sono mai stato, negli ultimi sei anni, il protagonista degli eventi dell’organizzazione", aveva concluso.

A rincarare la dose in difesa del suo compagno, sempre sui social, anche Selvaggia Lucarelli. "Come nasce una notizia totalmente falsa come questa? e chi ne trae vantaggio?", domanda. "Perché o qualcuno ha chiamato Adnkronos e gli ha raccontato una falsità (e nessun giornalista ha verificato la notizia chiamando Lorenzo) o Adnkronos ha chiamato la Festa del Bio per chiedere esplicitamente di Lorenzo. In ogni caso, come mai un'agenzia di stampa che diffonde notizie di cui si nutre poi il resto della stampa non fa mezza verifica? Questo è l'effetto domino che crea la disinformazione e il corto circuito che ne deriva. Oltre che i danni che potete leggere qui di seguito", conclude la giornalista.

La replica

Costretto a intervenire per difendere il suo lavoro e i propri collaboratori, il direttore di Adnkronos ha confermato il contenuto del pezzo finito sotto i riflettori.

Secondo lo staff dell'organizzazione della Festa del Bio,"Biagiarelli 'è troppo esposto' dopo il tragico suicidio della ristoratrice di Lodi e il clamore che lo ha coinvolto (lui stesso sta disertando la trasmissione Rai). Tutto questo lo confermiamo".

"Bisogna però dare una piccola spiegazione", puntualizza Davide Desario."Tutti sanno che se si vuole una rettifica su un organo di stampa bisogna farne richiesta a norma di Legge e laddove non venisse accolta l’interessato può rivolgersi alla magistratura. All'Adnkronos non è giunta alcuna richiesta a norma di legge da parte di Lorenzo Biagiarelli", rivela, "al sottoscritto sono arrivati solo dei 'messaggi' privati e nemmeno dal diretto interessato. Un po' come se invece di fare ricorso al prefetto o al Giudice di Pace contro una multa giudicata ingiusta, un automobilista facesse scrivere privatamente al comandante dei vigili. In un Paese di diritto non funziona così".

Ecco perché l'agenzia di stampa si sente vittima di una gogna mediatica scatenata dalla coppia. "Lorenzo Biagiarelli e la sua compagna Selvaggia Lucarelli hanno preferito scatenarsi nel Far West dei social dove tutto vale usando la clava del loro massiccia base di follower (oltre un milione lei, circa 230mila lui) e accusando l’Adnkronos con una certa violenza verbale di aver dato una falsa notizia", spiega il direttore.

"Noi, donne e uomini dell'Adnkronos, continueremo a fare il nostro lavoro con passione e rigore. Ci capiterà di sbagliare e come sempre saremo pronti con tutti e a fare il nostro dovere correggendo gli errori. Anche con Biagiarelli e Lucarelli.

Ma non è davvero questo il caso", conclude.

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