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Mucche, capre e formaggio: chi sono i giovani pastori valtellinesi che spopolano sui social

Due ragazzi mostrano la semplicità delle vita di montagna e ribaltano la narrazione per cui soldi e successo sono l'unica via

Mucche, capre e formaggio: chi sono i giovani pastori valtellinesi che spopolano sui social

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Mucche, capre e formaggio: chi sono i giovani pastori valtellinesi che spopolano sui social

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In un mondo sempre più digitalizzato che sembra abbandonare le campagne, agricoltura e allevamento c’è chi va controtendenza. Stiamo parlando di Davide Codazzi e dell’amico fidato Francesco Bricalli, due giovani valtellinesi che, vista la necessità dello stare al passo con i tempi, hanno deciso di aprire una pagina instagram chiamata “modavegia” dove raccontando la vita del pascolo tra mucche, capre e formaggi. In poco tempo hanno raggiunto milioni di visualizzazioni e stanno conquistando il web convincendo molti ragazzi ad andare a provare la vita del pastore. Una rivoluzione gentile che parte dalla loro semplicità e amore vero per natura e animali.

Come nasce l’idea di portare sui social network la vita del pascolo, due mondi all’apparenza in antitesi?

L’esigenza è nata durante la pandemia. Nel bel mezzo del Covid ho notato colleghi che stimo e seguo aumentare la propria presenza sui social, non volevo rimanere indietro e ho cominciato a fare qualche video e contenuto. Da subito sono arrivati apprezzamenti e sinceramente non me l’aspettavo. Io cerco solo di raccontare la semplicità della vita che facciamo, da come si accarezza una mucca a come si munge correttamente una capra. Poi non nascondo nulla, neanche le verità più scomode o poco estetiche della vita al pascolo.

Quando parli di verità scomode cosa intendi?

Banalmente il fatto che questo è un lavoro dove ti sporchi e metti le mani dove non vorresti. Io nei video a volte sono totalmente ricoperto di fango e sporcizia, pensa che addirittura la mia mamma mi ha chiamato e mi ha detto “ho visto l'ultimo video ed eri sporchissimo!”. Ci sono rimasto un po' male all’inizio, ma lavorare con le vacche è anche questo. Per esempio, a volte tocca fare la pedicure e sistemare gli zoccoli alle vacche, rendo piana l’unghia per fare in modo che non si facciano male quando camminano nel pascolo e mi ritrovo completamente inzaccherato. Penso che questo vada raccontato, ci piace mostrare quanto è duro e insieme bellissimo il nostro mestiere.

modavegia formaggio

Ormai viviamo in un mondo sempre più digitale, come ti stai trovando a raccontare il mondo della pastorizia?

Noi mostriamo esattamente quello che viviamo, questo è l’unico nostro intento. Siamo trasparenti e raccontiamo tutto. Il lavoro del pastore è un lavoro povero, chi lo sceglie non lo fa per i soldi, non lo fa per avere una bella macchina o fama e successo. Io ho scelto di stare qui perché amo questo stile vita, la montagna, le capre, fare il formaggio. Quando vedo le persone che comprano il frutto del mio lavoro e lo mangiano è la soddisfazione più grande. La questione ora è trovare qualcuno che ci aiuti, il lavoro è tanto ma facciamo fatica a trovare collaboratori. Questa è stata un'estate piena di lavoro e trovare persone che ci aiutino non è facile.

Però grazie ai social qualcuno ha deciso di venire a lavorare con voi, è vero?

Sì, diamo la possibilità, prenotandosi tramite Instagram e TikTok, di passare la giornata con noi. Chi viene alla malga fa esattamente la vita del pastore: sveglia presto e passeggiata di 40 minuti per arrivare al pascolo. Subito si passa alla mungitura delle capre (con un piccolo tutorial da guardare prima perché non è semplice). Una volta finito si passa alla lavorazione della ricotta, che poi si porta a casa. Poi, mattina e sera, bisogna condurre le vacche al pascolo e farle rientrare, quindi istruiamo chi è venuto anche in questa pratica. Infine, la parte più bella è il pranzo insieme con salumi e formaggi. Quando viene una persona a trovarci e a lavorare con noi è sempre bello perché condividiamo esattamente la nostra vita.

Come vivete gli attacchi degli animalisti che vi danno degli sfruttatori?

Penso che i fatti parlino per noi, abbiamo operato la scelta di vivere con gli animali e ci piace stare con loro e trattarli con amore. In montagna loro stanno benissimo, ve lo posso assicurare, d'inverno mi tocca spostarli tutti nelle stalle. Il mio sogno è avere abbastanza liquidità per creare delle stalle che siano quasi degli hotel. Ci vuole pazienza e con il tempo faremo tutto. Noi amiamo i nostri animali perché sono il nostro lavoro. Chi dice il contrario forse non ci conosce.

Potete venire a trovarci o seguirci sui nostri profili per vedere quello che facciamo e conoscerci meglio.

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