Mara Maionchi, ora «debutta» a Liverpool.
«Beh vuoi mettere, lì sono nati i Beatles, sono loro che hanno avvicinato gli italiani al pop internazionale».
Presenterà l’edizione italiana dell’Eurovision Song Contest con Gabriele Corsi.
«E finora ho sentito solo un paio dei brani in gara. Preferisco ascoltarli dal vivo durante le prove di lunedì».
Prime impressioni?
«La canzone inglese non mi sembra per niente memorabile, anzi, molto vecchio stile».
Insomma alla tenera età di 82 anni Mara Maionchi è la new entry dell’Eurovision Song Contest di casa nostra (le due semifinali martedì 9 e giovedì 11 su Rai2, la finale il 13 maggio su Raiuno). Insieme con Gabriele Corsi, commenterà le serate alla propria maniera, ossia d’impeto e d’ironia, mescolando competenza e leggerezza come pochi riescono a fare in tv. In sostanza, prende il posto di Cristiano Malgioglio: «Ma io cercherò di non offendere nessuno».
L’anno scorso Malgioglio ha definito la spagnola Chanel Terrero «un discount di Jennifer Lopez» con conseguenti accuse e scuse.
«È difficile giudicare bene se non si conoscono a fondo gli artisti e le loro storie, io cercherò di esprimere giudizi sulle canzoni, anche su quelle che non mi piacciono, senza fare confronti».
Magari le scappa «l’europarolaccia», le viene facile.
«Ma nooo, spero proprio di no».
Avrà un look particolare?
«Io? Io no di certo. Ma tutte le sere avrò sul vestito una spilla che raffigura la Regina Elisabetta, me l’hanno regalata alcune ragazze pugliesi, è bellissima».
Il suo debole per la Corona inglese.
«Quando non ho niente da fare, mi riguardo il film sulla Regina Elisabetta I con Cate Blanchett».
Oggi incoronano Carlo III.
«E io non mi sono persa la cerimonia, ovvio. Carlo III va sul trono con un’ombra sulle spalle, quella di sua madre, e con una famiglia nella quale c’è sempre qualcuno che rompe le palle».
Harry e Meghan o William e Kate?
«Beh se entri in una famiglia come quella reale inglese devi sapere a che cosa vai incontro. Forse Meghan non era abbastanza preparata».
Quante volte ha visto l’Eurovision?
«In salotto ho la medaglia per la vittoria di Gigliola Cinquetti del 1964, "Non ho l’età" l’aveva scritta mio suocero Nisa. Ho seguito sempre l’Eurovision. Ultimamente mi sono piaciuti i Maneskin e pure Mahmood».
A Liverpool Mahmood canterà Imagine.
«È un rischio terrificante. Amo quella canzone di Lennon perché è irripetibile, è una delle più emozionanti al mondo».
Paul McCartney ha un anno meno di lei.
«Ma l’immagine dei Beatles è sempre quella di loro giovanissimi che attraversano la strada sulle strisce. A Liverpool andrò a visitare i luoghi della loro storia, il Cavern, Penny Lane eccetera».
Mengoni, che rappresenta l’Italia, canta Let it be.
«Lui è bravissimo ma quella canzone è un’incognita».
L’Eurovision ha un ritmo forsennato. Il Festival di Sanremo finisce alle 2 di notte.
«Io “asciugherei” Sanremo un po’, ci sono troppi ospiti, troppa roba, alla fine non ricordi più tutto quello che hai visto».
Blanco che butta per aria il palco.
«Io la sua "L’isola delle rose" non l’ho capita, forse non era pronto per quella serata».
Orietta Berti ha detto che tornerebbe con lei nel cast di Quelle brave ragazze.
«Ah io non vedo l’ora, Orietta è una donna molto equilibrata, non me la vedo con i personaggi del Grande Fratello Vip».
Ma siete già in tre: lei, Sandra Milo e Marisa Laurito.
«E chi dice che non potremmo farlo in quattro?».
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