Basilico dop, olio dop, fra un anno anche l'aglio dop, quello di Vessalico in provincia di Imperia. La Liguria prosegue la battaglia per il pesto dop, che non è possibile marchiare perché la legislazione europea non lo concede alle varie salse. «Non possiamo marchiare con la dop il pesto ligure - spiega l'assessore regionale Giancarlo Cassini - ma i prodotti principali con i quali viene confezionato. Così nei supermercati e nei negozi i consumatori potranno acquistare vasetti con le diciture dop al posto di tante schifezze che vengono vendute come pesto alla ligure. Occorre salvaguardare anche il lavoro dei nostri agricoltori. Basta pensare che nel giro di alcuni anni la superficie coltivata a basilico in Liguria, tutto l'anno, è raddoppiata passando da 40 a 80 ettari. A questa si aggiunge una quota valutabile intorno ai 30, 40 ettari, coltivata stagionalmente, con un incremento di circa il 40 per cento rispetto al decennio scorso. La maggior parte delle aziende sono poi state fondate e sono condotte da giovani. Un ottimo risultato che non vogliamo vanificare e anzi intendiamo spingere per un successo sul mercato rispetto agli altri prodotti che poco hanno a che fare con il pesto alla ligure». Parole pesanti, pronunciate ieri mattina nella sede della regione a De Ferrari in occasione della presentazione della mostra «Pesto e dintorni» che si terrà da domani a domenica al Ducale. Al pubblico verrà distribuita la ricetta della preziosa salsa genovese che comprende le foglie di basilico dop, pinoli, parmigiano reggiano stravecchio, pecorino sardo, aglio di Vessalico, una presa di sale grosso, olio extravergine di oliva della Riviera ligure dop.
La rassegna , che include anche convegni, laboratori, seminari, sbarca a Genova dopo il successo delle tre precedenti edizioni di Chiavari. Obiettivo della manifestazione è qualificare il pesto e sottolineare la versatilità della salsa ligure. Gli organizzatori vogliono anche promuovere tutti i prodotti agroalimentari liguri, compresi quelli ittici, diventando un appuntamento da non perdere per un pubblico che condivide la filosofia di conoscenza della regione attraverso i suoi prodotti di qualità. Per la manifestazione sarà allestita un'area espositiva dedicata anche alle aziende che producono il pesto, il basilico, l'olio di oliva e gli altri ingredienti che fanno parte della preparazione del condimento. I produttori garantiranno i requisiti della salsa genovese attenendosi al disciplinare di produzione. In occasione di Pesto e dintorni verrà offerta al pubblico l'opportunità di conoscere direttamente le produzioni di basilico del genovesato grazie all'apertura delle serre del parco del basilico a Prà, raggiungibili tramite un bus navetta gratuita con partenze da Palazzo Ducale sabato e domenica alle 10 e alle 15. L'orario di apertura è dalle 15 alle 21, domani, e dalle 10 alle 21 sabato e domenica.
La mostra è stata battezzata anche «dintorni» perché intorno al pesto, saranno presenti negli stand anche quegli altri prodotti della tradizione agroalimentare ligure, dal pesce alla pasta al vino. Gli espositori sono 90, tutti liguri. Molti gli eventi collaterali: domani alle 15,45 «Pesto che passione», degustazione guidata di pesto a cura del consorzio del pesto genovese con chef del calibro di Marika Amadori, Marco Defilippis, Andrea Della Gatta, Adriano Giorgini; alle 16,30 vini, mitili e pesto; alle 18 vino Golfo del Tigullio moscato doc e canestrelli liguri. Sabato alle 10,30 presentazione del progetto biomass e dell'olio extravergine di oliva Riviera ligure dop, alle 12 antichi ortaggi del Tigullio, alle 15 pesto al mortaio, alle 15,30 pesto e marketing, alle 16,30 formaggio U Cabanin, alle 18 sfilettatura del pesce e focaccia genovese, bianco di Coronata e bianchetta genovese doc.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.