Pgt, la guerra riparte ma senza le sedute notturne

nella foto) lancia agli schieramenti la proposta di sperimentare con il Pgt l’abolizione delle maratone notturne: «Giusto che maggioranza e opposizione abbiano la possibilità di un confronto lungo e approfondito, mi augurerei che non ci fosse ostruzionismo nel bene della città, ma cerchiamo almeno di evitare insieme di tenerci blindati in consiglio anche la notte. Altrimenti si perde di vista il contenuto e fa più notizia la quantità di ore di una seduta». Dunque, «riuniamoci anche il sabato se serve, e in certe giornate possiamo convocare la seduta dalla mattina fino alle prime ore della sera», in seconda convocazione poi il quorum è di 21 consiglieri e l’alternanza per il numero legale dovrebbe creare meno difficoltà anche a chi lavora. Accoglie con entusiasmo la proposta Marilisa D’Amico del Pd, la prima a ad aver sollevato il caso dopo i tour de force in aula a dicembre (è mamma di tre figli) e «non è una questione solo di genere - ci tien3e a precisare - sta diventando impossibile a chi lavora seguire con costanza l’attività politica».
Sul Pgt, ieri il presidente di Assimpredil Carlo De Albertis è tornato a chiedere che ci sia «attenzione alla corrispondenza tra domanda e offerta, alla destinazione d’uso degli immobili, alle ripercussioni sulla mobilità in città». Occorre, «definire le linee strategiche e le priorità - ha insistito il rappresentante dei costruttori -, evitare il rischio che il progetto nasca già vecchio». É «necessario che la macchina sia veloce», che «le destinazioni d’uso siano libere. È indiscutibile che la scelta della giunta è costruire meno, ma il punto di incontro tra domanda e offerta abbia una risposta».
De Albertis, neo-presidente della Triennale, è anche titolare dell’impresa che realizzerà il contestato parcheggio di Sant’Ambrogio.

Il comitato dei residenti (in cui è attiva anche l’architetto Cini Boeri, la mamma dell’assessore alla Cultura), ancora nei giorni scorsi ha chiesto lo stop al progetto denunciando al presenza di una tomba in nuda terra a sei metri di profondità. Ma l’assessore ai Lavori pubblici Lucia Castellano ieri ha confermato che i lavori del silos «vanno avanti. Sant’Ambrogio rimarrà nel suo splendore e molti cittadini potranno parcheggiare la macchina».
ChiCa

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