Sono 10.263 le firme raccolte in tre mesi per la presentazione, in Consiglio comunale, della proposta di delibera di iniziativa popolare per listituzione del Registro delle unioni civili nel Comune di Roma. Ad annunciarlo, in piazza del Campidoglio, alcuni tra i promotori: Massimiliano Iervolino, segretario dellAssociazione radicali di Roma, Gianluca Quadrana, capogruppo della Rosa nel Pugno in Comune, Mario Staderini, capogruppo della Rnp in I Municipio, Gianluca Santilli, presidente del consiglio del XVI Municipio, ed alcuni esponenti delle associazioni Glbt della capitale. «Abbiamo consegnato le firme, il doppio di quelle che sarebbero state necessarie, in Campidoglio - spiega Iervolino -. Adesso la partita si giocherà tutta nellUlivo, che dovrà decidere se far passare questa delibera o no. È importante che da Roma riparta una stagione di conquista dei diritti civili. Ci auguriamo che il sindaco Veltroni appoggi questa delibera di iniziativa popolare». Staderini ha sottolineato che il Comune di Roma non solo non ha sostenuto questa campagna, ma lha anche ostacolata. «Un esempio è quello che è successo oggi (ieri, ndr) - ha detto -. Il 31 maggio abbiamo inviato un fax alla Questura e al gabinetto del sindaco per fare oggi qui la conferenza stampa. Ci hanno risposto oggi alle 10.
30, a due ore dallevento». «Migliaia di cittadini - ha detto Quadrana - chiedono delle risposte sulla loro condizione e pari diritti. Questo non significa mettere in crisi, lo ribadisco ancora una volta, la famiglia tradizionale».Più di 10mila firme per le «coppie di fatto»
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