Pierluigi Bonora
da Milano
Il rafforzamento della presenza nellarea asiatica attraverso lapertura, martedì, di un concessionario a Shanghai; la previsione di chiudere il 2005 più o meno con gli stessi risultati dellultimo esercizio: 1.550-1.600 vetture e un utile intorno a 4 milioni. A 10 mesi dal suo insediamento litalo-tedesco Stephan Winkelmann, presidente e amministratore delegato di Automobili Lamborghini (gruppo Audi), può guardare con tranquillità al futuro dellazienda il cui modello più «economico», la Gallardo, costa 150mila euro.
Presidente, la prossima settimana inaugurerete lo show-room di Shanghai, il terzo in Cina...
«Le altre concessionarie si trovano a Pechino e Guanghzou. Nei prossimi anni il mercato cinese ci riserverà molte soddisfazioni. I potenziali clienti non mancano, i problemi riguardano invece le infrastrutture. Fuori dalle grandi città le strade sono al limite della percorribilità per vetture come le nostre».
I vostri progetti per la Cina?
«Questanno venderemo 20 vetture. E lo stesso sarà nel 2006».
Quanto pesa lAsia sul giro daffari complessivo?
«Circa il 25%, con il Giappone primo mercato con 120-130 unità lanno».
E gli altri mercati?
«Gli Stati Uniti restano il mercato principale con il 40 per cento. LEuropa vale ancora il 35 per cento».
Cosa è cambiato da 10 mesi a questa parte?
«Ho subito notato come, da due anni, si vendevano più modelli di quelli commercializzati nellarco di 40 anni, quando venivano immatricolati 250 esemplari lanno. A quel punto, allaumento delle vendite bisognava di pari passo far crescere ancora di più la qualità dei prodotti. Ora i nostri clienti usano la loro Lamborghini per viaggiare anche tutti i giorni. Non produciamo più oggetti da collezione».
E la rete commerciale?
«È un quarto rispetto a quella dei concorrenti. È inammissibile che un cliente debba percorrere anche 500 chilometri per i controlli alla vettura. Ci vogliono più officine Lamborghini. Ecco perché i concessionari da 65 saranno presto 80. Lobiettivo è quasi raggiunto: a fine settembre eravamo a quota 79».
In Italia i concessionari si contano sulle dita di una mano...
«A Bologna, in concomitanza con il Motor Show, sarà inaugurato il quarto concessionario, dopo Milano, Padova e Roma».
Lamborghini è controllata dal gruppo Audi: quanto hanno investito finora i tedeschi?
«Negli ultimi 7 anni 350 milioni nel sito di SantAgata Bolognese e nella ricerca e sviluppo dei nuovi modelli».
Nonostante lAudi, Automobili Lamborghini ha mantenuto lidentità di casa italiana...
«Siamo italiani come azienda e marchio, ma operiamo in un contesto globale. Lamborghini rimane radicata al suo territorio: la provincia di Bologna e il sito produttivo storico di SantAgata Bolognese».
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