Centosessantamila ricorsi pendenti e dodicimila definiti. Il 2008 è stato un anno di «luci e ombre» per il Tar. Il bilancio è stato fatto ieri dal presidente Giorgio Giovannini durante la cerimonia di inaugurazione dellanno giudiziario.
La capacità professionale dei giudici amministrativi è dimostrata dallentità qualitativa e quantitativa dellattività svolta in piena riservatezza, rifuggendo interventi mediatici estemporanei. I nodi dolenti, invece, nascono dalla palese insufficienza della situazione strutturale del Tar.
«Alla mole enorme di lavoro - ha detto Giovannini - abbiamo tentato di far fronte attraverso laccorpamento dei ricorsi seriali, la trattazione congiunta di quelli connessi, udienze tematiche e altro. La persistenza dellarretrato, invece, dimostra che le ordinarie strutture non sono in grado di assicurarne leliminazione o una consistente diminuzione».
A fronte di 12mila giudizi definiti nel 2008, di un numero sempre alto di sentenze, di ordinanze cautelari (5.565) e di decreti presidenziali urgenti (872) emessi, la preoccupazione è per i 160mila ricorsi ancora pendenti. Un numero altissimo, che si potrebbe ridurre solo con un più ampio utilizzo delle strumentazioni informatiche.
«Linformatizzazione della giustizia amministrativa è un processo già avviato da tempo - ha commentato il presidente -. Ma occorre che ladempimento informatico acquisti valore formale ed entri nel processo sostituendo quello cartaceo». La soluzione sarebbe legata alla nascita del «fascicolo elettronico» e allutilizzo della «posta elettronica certificata per comunicazioni e notificazioni». Nella sua relazione, il numero uno del Tar ha ricordato le controversie più importanti di cui si sono dovuti occupare i magistrati. Tra queste i contenziosi in materia di provvedimenti di emergenza (la maggior parte delle controversie ha riguardato quella dei rifiuti in Campania), i ricorsi contro il principio della temporaneità degli incarichi direttivi e semidirettivi in magistratura e la vicenda della fecondazione assistita.
«E poi le sentenze riguardanti i provvedimenti del sindaco di Roma per il contrasto alla prostituzione su strada, nonchè quello sullistituzione dei parcheggi a pagamento - ha aggiunto Giovannini -. Vorrei anche sottolineare la tempestività con la quale il Tar del Lazio risponde alle richieste di provvedimenti cautelari, che sono di norma assunti ad horas nellimmediatezza della loro presentazione per quanto riguarda i decreti presidenziali di urgenza, e nel rispetto del ristretto termine stabilito dal regolamento di procedura, per quanto riguarda le ordinanze collegiali».
Larretrato, invece, ha origini lontane: già a partire dalla metà degli anni Settanta e per tutti gli anni Ottanta e Novanta cè stata una continua crescita del numero di ricorsi annualmente proposti, passati in venti anni da settemila a ventimila.
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