Piano anticaldo, è già boom: mille le richieste di soccorso

Primo bilancio del pronto intervento attivato un mese fa dal Comune: gli anziani vogliono soprattutto pasti a domicilio ma anche cinema, pizza e piscina gratis

Gioia Locati

«Pronto? Ah... ci siete. No, non ho bisogno di nulla, grazie». Il numero del pronto intervento del Comune (800.777.888) serve anche a questo. A rassicurare un anziano e a fargli compagnia. Una chiacchiera tira l’altra si scoprono poi infinite iniziative per il tempo libero. Dall’anguriata alla serata di ballo, dal pomeriggio in piscina alla gita sul lago, al museo gratis. E per i meno fortunati la rosa dell’assistenza: pasti a casa e accompagnamento dal medico, in ospedale o, evviva, dal parrucchiere.
Il Piano anticaldo del Comune è partito in anticipo quest’anno, il 23 giugno, per volontà dell’assessore ai servizi sociali Mariolina Moioli. «Inutile aspettare» aveva detto. Per questo, anche se luglio non si è ancora concluso, è già tempo di bilanci. «L’estate in città è faticosa - ha esordito l’assessore -. Caldo e solitudine possono provocare malesseri inaspettati, il servizio è pensato proprio per prevenire. Gli anziani “a rischio” sono conosciuti dai servizi sociali e sono una realtà in ogni momento dell’anno».
Chi si è rivolto al numero verde dal 26 giugno al 19 luglio (1.049 richieste in tutto) ha espresso i desideri più disparati: 43 hanno chiesto l’abbonamento gratuito alla piscina, in 27 la combinazione cinema-pizza, una decina ha optato per i gelati, 33 hanno scelto i quotidiani, la voce più alta è stata la richiesta del pasto a casa, 317 persone, seguita da quella di poter disporre di un passaggio (185). «Quest’ultima si è impennata nei giorni di sciopero dei taxi - ha puntualizzato la Moioli -. Gli operatori sono stati costretti a scartare alcune domande, privilegiando sempre chi si doveva spostare per motivi di salute». Queste sono catalogate come chiamate estive. Le nove zone hanno in realtà ricevuto 4.790 richieste. Chi ha composto il numero? Nella metà dei casi è stato lo stesso anziano, seguito dai familiari, dagli amici, da vigili e ospedali, dai vicini di casa e dai portieri sociali. «Segno - ha commentato Moioli - che i cittadini apprezzano e conoscono i nostri servizi». Come è stato possibile creare questa capillare rete di assistenza? Partendo da quel che il Comune ha già, «abbiamo 26 centri socio-ricreativi che gli anziani frequentano tutto l’anno (gli habitué sono 45mila) e che offrono miriadi di iniziative - ha ricordato l’assessore - venti di questi sono aperti in agosto. Una decina ha l’aria condizionata, gli altri semplici ventilatori o si trovano in mezzo al verde». E poi «grazie ai contributi di varie associazioni di volontariato, di aziende ed esercizi commerciali è stato possibile offrire gratis parrucchiere, barbiere, piscina e quant’altro». Ad esempio il museo della Scienza, che agli over 65 oltre all’ingresso gratuito offre una bibita. O i ventilatori. «Ce ne sono arrivati 600, ne abbiamo distribuiti 465. E non si è trattato soltanto di spedire un ventilatore - ha aggiunto l’assessore - i nostri operatori si sono annunciati e presentati a domicilio.

Si sono intrattenuti a parlare con l’anziano, aspetto importantissimo perchè non si è mai sicuri di chi bussa alla porta, e loro hanno dato consigli anche sulla sicurezza». «Loro» sono i 70 operatori del pronto intervento, assistenti sociali, infermieri, autisti, dipendenti del Comune, lavorano tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 9 alle 19 in via degli Angioli 2.

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