da Milano
Marco Fossati non molla sullaggiornamento rapido del piano industriale di Telecom Italia. E le proteste hanno un certo peso, in quanto la Findim della famiglia Fossati è il secondo azionista del gigante telefonico, con una quota del 4,45%, dopo Telco (Telefonica, Mediobanca, Intesa SanPaolo, Generali e Sintonia-Benetton) che detiene il 24,5 per cento. Ricapitolando: la settimana scorsa Fossati aveva chiesto un aggiornamento del piano, ma allassemblea dei soci di lunedì Bernabè aveva ribadito che «sarà pronto a fine anno». Così ieri il numero uno di Findim è tornato allattacco. «Serve un aggiornamento del piano industriale di Telecom entro luglio - ha detto allagenzia Bloomberg - altrimenti diventeremo attivisti per averne uno». Fossati si è detto soddisfatto per i risultati ottenuti in assemblea con lingresso di due rappresentanti Findim (Paolo Baratta e Roland Berger) allinterno del cda.
«Vogliamo lavorare insieme ai soci di maggioranza e di minoranza - ha aggiunto Fossati - in unottica non ostile al fine di ottenere una giusta valorizzazione del gruppo». Fossati ha anche precisato di non essere un fondo attivista, ma «se non ci saranno le linee guida del piano strategico tra giugno e luglio, così come abbiamo richiesto, ci attiveremo per ottenere un business plan». Ieri il primo cda per lattribuzione delle deleghe. Al termine i consiglieri non hanno fatto commenti, come da espressa richiesta di Bernabè. Il consiglio ha confermato Galateri e Bernabè negli incarichi rinnovando i comitati interni e sostituendo il comitato strategico con uno esecutivo con potere non solo consultivo ma capace di esprimere pareri «su budget e piani strategici». Questo è composto da Galateri, Bernabè, Berger (indipendente), Julio Linares, Gaetano Micciché, Aldo Minucci, Gianni Mion, Renato Pagliaro. Mentre quello per il controllo interno e per la corporate governance è composto da Paolo Baratta, Elio Catania, Jean Paul Fitoussi (tutti e tre indipendenti) e Aldo Minucci.
Nel comitato per nomine e remunerazione ci sono Catania, Zingales (indipendenti) e Berardino Libonati. Linares di Telefonica ha confermato limpegno a non partecipare a discussioni sulle attività nei mercati tlc in Sud America. In Borsa il titolo è rimasto debole: -0,57%.
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