Piazza Affari chiude in forte rialzo una seduta tonica, non influenzata dal taglio del rating sul debito sovrano dell'Italia da parte di Moody's. Il Ftse Mib ha segnato un +3,94% a 14.805 punti, mentre l'All Share ha guadagnato il 3,76%. In linea con gli altri listini europei, Milano si è mantenuta positiva per tutta la giornata, sulla scia delle voci che in Europa si sta discutendo di un piano per ricapitalizzare le banche in crisi, accelerando sul finale con Wall Street che ha virato in rialzo dopo un'apertura debole. Dagli Stati Uniti sono arrivati alcuni dati macroeconomici contrastanti: in calo le richieste settimanali di mutui; l'Ism servizi in ribasso, a settembre, ma superiore alle attese;, migliore delle aspettative, infine, anche il dato sull'occupazione nel settore privato, sempre il mese scorso. A Piazza Affari la galassia Agnelli si risolleva dallo scivolone della vigilia: Fiat guadagna il 10,09% dopo una partenza incerta, il titolo Industrial sale del 7,41%, Exor del 3,79%. Molto bene anche Pirelli (+7,19%) dopo il forte calo di ieri. Positivo il comparto bancario, guidato da Unicredit (+7,07%), Ubi (+6,25%), Intesa Sp (+5,69%) e Banco popolare (+5,70%). Bpm poco sopra la parità (+0,60%). Fonsai chiude a +1,68% una seduta altalenante. Nell'energia, svettano Eni (+5,79%), Saipem (+4,84%) e Tenaris (+6,90%). Tonica anche Mediaset (+5,38%). Pochi i titoli in controtendenza: Terna (-2,51%), Finmeccanica (-0,61%) e Davide Campari (-1,76%). Fuori dal paniere principale, secondo giorno di rally per Rcs (+16,9%), galvanizzata dalle speculazioni di manovre nell'azionariato, dopo che Giuseppe Rotelli ha arrotondato la propria quota investendo 1,2 milioni per comprare lo 0,2% delle azioni che si vanno ad aggiungere all'11% dei titoli che già detiene (tutti fuori dal patto).
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