Roma - C’erano una volta, ci sono ancora e ci saranno sempre di più. Vuoi che la saga di Shrek s’è ormai conclusa, vuoi che le idee in giro scarseggiano, fatto sta che la nuova tendenza è di portare sul grande schermo le fiabe classiche, quelle con cui, se si è stati fortunati, ci si addormentava da piccoli: Cappuccetto rosso, Biancaneve, la Bella e la Bestia, Hansel e Gretel, Pinocchio, ora tutte al cinema. Era un po’ che non succedeva. Dopo i film Disney degli anni d’oro c’è stata una lunga pausa (interrotta certo da operazioni-evento come il Pinocchio di Benigni), fino all’avvento dei quattro episodi di Shrek che ha fondato la sua fortuna sull’accumulazione e poi la smitizzazione di molti personaggi da favola, da Pinocchio col tanga al Gatto con gli stivali obeso a una Cenerentola trans. Ma ora che le più famose fiabe per l’infanzia stanno prendendo la strada del grande schermo - non solo nel campo dell’animazione dove recentemente è approdato l’ottimo Rapunzel - la novità è che, per fortuna, non vedremo oscurato il loro lato più dark, quasi del tutto scomparso nelle versioni moderne.
È questo il caso di Cappuccetto rosso, forse la fiaba per eccellenza, a cui Leonardo DiCaprio ha deciso di rendere omaggio con un occhio, per intenderci, più alla versione sinistra di Charles Perrault che a quella dei fratelli Grimm. Così con la sua casa di produzione la Appian Way ha messo in piedi il progetto di Red Riding Hood affidando la regia a Catherine Hardwicke che aveva diretto il primo Twilight e in precedenza il discusso Thirteen - 13 anni su due adolescenti irrequiete. Insomma una che di teenager se ne intende. Nel cast oltre a Amanda Seyfried (la giovane protagonista del musical Mamma mia!) nel ruolo di Cappuccetto rosso troviamo anche Gary Oldman, un cacciatore di streghe che aiuta la ragazza a catturare il lupo dopo una serie di strani omicidi. E siccome il film racconta la storia di un triangolo amoroso, la ragazza scoprirà di avere molte cose in comune con la bestia… La regista s’è dichiarata entusiasta del risultato che la Warner porterà nei cinema in primavera: «È un thriller selvatico in un grande mondo gotico fiabesco, molto sexy, romantico e spaventoso».
Proprio come Beastly rivisitazione in chiave pop della fiaba di la Bella e la Bestia, in uscita a fine primavera, diretto da Daniel Barnz e tratto dall’omonimo romanzo di Alex Flinn (Giunti). Anche qui il pubblico di riferimento sarà quello adolescenziale perché si narra di un fascinoso rampollo diciannovenne della New York bene (interpretato da Alex Pettyfer) che per un sortilegio viene trasformato da una strega in un mostro. Se entro due anni non farà innamorare la bella di turno (Vanessa Hudgens, l’attrice di High School Musical) rimarrà deturpato per sempre.
A proposito di belle sono due i progetti che vedono impegnata Biancaneve. Il primo sarà la megaproduzione Snow White 3D che il regista Tarsem Singh, reduce dall’atteso Immortals con Mickey Rourke, inizierà a girare in Canada in primavera. Per il ruolo della strega cattiva si parla di Julia Roberts che potrebbe entrare così in competizione con Charlize Teron che la Universal vorrebbe nello stesso ruolo per Snow White and the Huntsman. Per questo secondo film incentrato sulla figura del cacciatore-sicario, che invece di uccidere Biancaneve diventerà suo mentore, si stanno cercando dei volti nuovi tra cui, il più accreditato, è quello di Riley Keough, nipote di Elvis Presley.
Saranno due anche le trasposizioni di Pinocchio. Guillermo del Toro sta lavorando a un film in stop-motion con musiche di Nick Cave che, dice il regista messicano, «sarà più sobrio della favola di Carlo Collodi anche se conserverà alcuni dei momenti più dark del romanzo». Mentre la Warner Bros punterà su una versione del burattino di legno decisamente molto più leggera e divertente.
E se ci si chiede come mai tutto questo interesse improvviso verso il mondo delle fiabe (tra poco meno di un mese la Fox farà approdare nelle nostre sale I fantastici viaggi di Gulliver in 3D, lo stesso formato in cui anche Michael Bay produrrà un innovativo Hansel e Gretel), la
risposta è abbastanza semplice: l’incredibile successo di Alice in Wonderland di Tim Burton che nell’anno appena conclusosi ha superato il miliardo di dollari d’incassi. E Hollywood, si sa, ama ripetere questo tipo di successi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.