Patricia Tagliaferri
Capita che un cittadino si accorga per caso di avere multe pendenti ma mai ricevute e, cercando di risalire ai verbali delle contestazioni, scopra che queste non gli sono mai state notificate. Multe fantasma, appunto. Che talvolta arrivano sotto forma di cartella esattoriale, talvolta perché a casa arriva il verbale di decurtazione dei punti dalla patente. Il tutto senza che linteressato abbia la più pallida idea di quale infrazione abbia commesso semplicemente perché non ha mai ricevuto la multa principale. Inutile anche chiedere lumi allamministrazione, perché se si sollecita la copia documentale degli accertamenti di violazione, lufficio contravvenzioni trasmette le copie informatiche dei verbali e invita il cittadino, «se lo ritiene utile», a rivolgersi agli uffici postali - che si sono occupati delle notifiche senza però rilasciarne alcuna copia allapposito ufficio - per avere le relative date.
Possibile? Il Campidoglio minimizza, nega lesistenza di migliaia di multe fantasma. Eppure il problema, sollevato dal segretario aggiunto della Cisl-polizia municipale Gabriele Di Bella, esiste. E sembra che sia anche di una certa portata. «Ci dica lamministrazione quante sono le multe in cui non compare la data di notifica», sollecita il sindacalista. E lassenza della data di notifica non è cosa di poco conto. Soprattutto in caso di contestazione. «Perché lamministrazione - spiega Di Bella - è responsabile del procedimento sanzionatorio e deve garantire gli atti che emette, dallaccertamento della violazione alla notifica della contestazione. Di questi atti deve essere in grado di dimostrare lattendibilità al cittadino, non può chiedergli di girare per gli uffici postali alla ricerca delle informazioni necessarie». E mentre nei meandri dellamministrazione si perdono le tracce delle notifiche delle multe, i verbali rimangono nei terminali e continuano il loro iter, trasformandosi, entro i successivi cinque anni, in cartelle esattoriali. Il che vuol dire che nel frattempo limporto della multa mai ricevuta si è più che raddoppiato, visto che dal 61° giorno dalla notifica, quando latto diventa esecutivo (e tale diventa non essendone linteressato a conoscenza), lammontare prima si raddoppia, poi aumenta del 10 per cento ogni sei mesi. Per questo non convince la tesi del Campidoglio quando replica che con le cartelle esattoriali lamministrazione consegna agli interessati tutti gli elementi documentali utili a ricostruire il percorso delle contravvenzioni. «Danno per scontato il guaio - commenta il sindacalista - ma qui non si parla di cartelle esattoriali bensì di multe. E se il cittadino scopre prima di avere delle pendenze e non vuole affatto ricevere la cartella? Se vuole contestare la violazione, come fa, senza conoscere la data di notifica? E come fa lamministrazione a provare che la notifica è avvenuta entro i previsti 150 giorni se non risulta proprio che il verbale è stato notificato?».
Allorigine dellennesimo disservizio dellufficio contravvenzioni, secondo il sindacalista della Cisl, ci sarebbe la scadenza, lo scorso dicembre, della convenzione con le Poste per il servizio di notifica delle multe.
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