Pirelli frenata dai realizzi

Il rialzo dei tassi deciso dalla Bce ha condizionato solo marginalmente Piazza Affari, già debole fin dall’apertura. A fine seduta il Mibtel ha perso lo 0,63% a 28.015 punti e lo S&P/Mib lo 0,72% a 36.474 punti. Al centro degli acquisti alla vigilia, i bancari hanno dovuto subire ribassi diffusi, seppur contenuti. Intesa ha perso lo 0,91%, Capitalia lo 0,75% e Sanpaolo Imi lo 0,74% a 13,89 euro. Tra le popolari fari su Bpi che tiene (più 0,25%) e le tre pretendenti Popolare Milano (meno 1,43%), Popolare Emilia Romagna (invariata da due giorni) e Popolare Verona e Novara (meno 1,37%). Sulla debolezza degli indici ha pesato il calo degli energetici come Eni (meno 0,91%), Erg (meno 2,74%) e Saipem (meno 2,02%). Dopo la fiammata di mercoledì le prese di beneficio frenano Pirelli (meno 1,46%). Nel gruppo, in calo anche Pirelli Re (meno 0,80%) e Telecom (meno 1,32%), che ha smentito accordi per scambi azionari con News corp.

In contenuto calo Fiat (meno 0,57%). Bene Arkimedica (più 1,45%) dopo l’accordo con Ras. Nel calcio continua a correre la Juventus (più 7%) che oggi diffonderà i risultati di chiusura del bilancio d'esercizio. Scivolone per la Piaggio (meno 3,64%).

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