Pisanu: «Sono inquietanti operazioni eversive»

«I clandestini prima scompaiono e poi vanno a ingrassare il lavoro nero»

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Emanuela Fontana

da Roma

Solo dieci giorni fa, in occasione della festa della polizia a piazza del Popolo, il ministro dell’Interno Beppe Pisanu aveva stupito con una frase: aveva parlato di «pressioni» su alcuni amministratori da parte di «gruppi organizzati» per ostacolare ogni politica di controllo sull’immigrazione. Il giorno della rivolta al centro immigrati di via Corelli a Milano e quando l’argomento immigrazione è rilanciato dagli anarchici nelle rivendicazioni firmate con le bombe, Pisanu torna ad avvertire, ma con maggiore determinazione: «Sul tema dell’immigrazione clandestina si stanno montando inquietanti speculazioni politiche ed operazioni eversive che vanno respinte con la massima fermezza». Riferendosi alle pressioni di vario tipo e allo sfruttamento dei clandestini da parte di «bande transnazionali che li consegnano al mercato ignobile del lavoro nero e della manovalanza criminale», il titolare del Viminale ha una risposta-avvertimento: «Di certo non cederemo a pressioni e minacce, da qualunque parte provengano».
Pisanu ribadisce dunque lo stesso messaggio a distanza di pochi giorni: c’è un pericoloso tentativo di strumentalizzazione intorno ai cpt regionali e al tema dell’immigrazione in generale. Per ora il ministro non aggiunge altro, ma spiega di attendere le relazioni, «l’esatto svolgimento dei fatti», sia sulla rivolta di Milano che sui «gravi episodi di Torino e Modena», dove si sono rifatti vivi gli anarco-insurrezionalisti. Le forze dell’ordine, aggiunge, «continueranno ad operare scrupolosamente nel rispetto dei diritti umani, delle leggi italiane e delle norme internazionali».
Sempre in materia di immigrazione, Pisanu aveva toccato ieri mattina da Palermo anche un altro aspetto, spesso trascurato dalle statistiche: oltre nove su dieci richieste di asilo da parte di stranieri sono irregolari, «false», ha precisato il ministro. Secondo un rapporto dell’alto commissariato per i rifugiati Onu le richieste di ospitalità all’Italia per motivi di natura politica sono state nel 2004 7408, ben il 45% in meno rispetto al 2003. Il maggior numero di domande d'asilo è arrivato da cittadini di Serbia-Montenegro (1.713) e Romania (1.015), seguiti da Nigeria (824), Eritrea (375) e Liberia (314). Ma l’Unchr non aveva riportato i dati delle domande effettivamente accolte: quelli del 2003, in effetti, parlano chiaro, con 555 richieste accettate su oltre 11mila domande depositate. «Il 92% delle richieste di asilo - ha spiegato ieri Pisanu - risultano false o infondate». Le prime polemiche arrivano dal Cir, il consiglio italiano per i rifugiati. Il direttore, Christopher Stein, ribatte: «Non ci risulta affatto che il 92% delle richieste d'asilo siano false o infondate. Al contrario possiamo constatare che, nel 2004, 3.131 richiedenti asilo in Italia hanno ottenuto protezione». Nonostante le critiche, le dichiarazioni di Pisanu sono supportate da dati analitici che aveva fornito un anno fa in Parlamento il sottosegretario Alfredo Mantovano.

Nell’audizione, Mantovano si riferiva alle cifre del 2003, quando le richieste di asilo esaminate erano state 11.319: ne erano state accolte 555 e ne erano state respinte 3358. Inoltre 7348 domande erano arrivate da stranieri «che si sono resi irreperibili».

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