Pitt-Jolie, il matrimonio fantasma che ha mandato a nozze i ristoranti

Assalto di turisti e fotografi ma delle due star nessuna traccia

Andrea Corti

da Cernobbio (Como)

Altro che navigare verso l’altare sulla Lucia di Manzoniana memoria, mostrata a mezzo mondo come il cocchio della principessa Jolie e del principe Pitt. Se «mr e mrs Smith» hanno deciso di consacrare il loro amore ieri a Cernobbio, possono averlo fatto solo in due modi. Con il mantello dell’invisibilità di Harry Potter (visto che nessuno li ha visti) oppure sott’acqua, come fanno i sub (cosa improbabile visto il pancione della sposa appena ricoverata a Parigi per un malore).
In realtà le nozze mai avvenute tra Angelina e Brad sono state il mezzo migliore per risollevare il turismo sul lago di Como. Se il loro amico George Clooney l’America l’ha trovata a Laglio, i comaschi l’America l’hanno trovata qui. In questa bufala della quale, però, non si poteva fare a meno di parlare. Perché l’uomo più sexy del pianeta e la donna più tosta della terra fanno sognare. E per distrarsi dalla routine, ai comuni mortali basta anche il fatto di illudersi che lei, incinta di sette mesi e lui, bello e impossibile, fossero a Villa d’Este a giurarsi eterno amore. Nel Grand Hotel dove soggiornano star di Hollywood, calciatori e industriali, politici e sceicchi, e dove una stanza può costare 465 o 1.320 euro a notte. Prima o poi la coppia più invidiata del mondo ci arriverà pure, ma per ora le camere sono state occupate da chi sperava di trovarli faccia a faccia in corridoio. Gli altri alberghi della zona hanno beneficiato a catena, alloggiando qualcosa come duecento giornalisti e paparazzi. E i ristoranti e i bar si sono trovati con un’impennata di incassi. Gli affittabarche ad esempio stanno facendo affari d’oro: 70 euro per un giro su un taxi barca, 160 per avere un giorno intero un Cruiser 487, 170 per un Key Largo da guidare anche senza patente (fonte «Rent a boat Newton»). Pure i pescatori lavorano il triplo e il lago era strapieno di motoscafi, una cosa che di solito si vede solo in estate o quando succedono eventi come questo: l’ultimo erano state le riprese di Ocean twelve.
Sarà per questo, per far girare i registratori di cassa al massimo, che nessuno si è affrettato a smentire un matrimonio che ogni giorno offriva sempre più particolari tranne la certezza che gli sposi ci fossero davvero. Una pubblicità gratuita che sarebbe costata 1 milione di euro se l’avessero affidata agli esperti del marketing. E che invece è costata solo il tempo di dar retta a tutti gli inviati del mondo.
Se Villa d’Este è abituata a proteggere la privacy dei suoi ospiti, tanto che le notizie del loro arrivo circolano solo quando se ne sono andati, la sindachessa di Cernobbio Simona Saladini ha capito subito la lezione. E allora, prima ha comprato la «Lucia» (l’imbarcazione dei Promessi Sposi, 13mila euro) per i futuri signori Pitt e poi ha annunciato che li avrebbe attesi fino a sera. Mentre fotografi e cronisti si sfamavano nei ristoranti più rinomati, come «La Trattoria del Vapore» (menù da 25 euro a 50 euro) neanche la smentita del portavoce di Pitt («nessun matrimonio per il l8») è bastata per fermare la macchina mediatica. Anche se la questura lo andava dicendo da tempo: «Scrivete quel che volete, ma noi non siamo stati avvisati».
Insomma, neppure l’invitato d’onore, George Clooney of course, s’è fatto vivo e i giornalisti sono rimasti a bocca asciutta.

La gente, però, si è divertita e per una volta il «vip watching», tanto di moda sul mare di Sardegna, è stato sul lago di Como. Che poi i vip non ci fossero, è stato solo un dettaglio. Come il fatto che questo è stato l’unico matrimonio della storia in cui i regali li hanno fatti gli sposi: soldi in cassa come non mai.

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