di Raffaele Fitto*
Ritengo sia molto importante che il presidente Monti abbia riconosciuto l'azione avviata dal nostro governo per il Sud. Lo dico, non certo per autocompiacimento ma perché questo significa che non si perderà tempo e che è stato fatto un passo successivo a quello da noi compiuto a novembre. Mi riferisco al patto tra governo e regioni del Sud, con il commissario europeo Hahn. Si è trattato di un momento fondamentale per i piani di rilancio del sistema Paese. Il tavolo di approfondimento individuato rappresenta lo strumento migliore, per trattare con Trenitalia sui tagli dei treni a lunga percorrenza, da e per il Meridione e va nel senso auspicato nell'interrogazione «bipartisan» che, come deputati del Sud, abbiamo presentato al governo.
Occorre, però, sottolineare che il Mezzogiorno ha potenzialità enormi. Negli ultimi anni, abbiamo assistito a una buona crescita, grazie all'attuazione di alcuni provvedimenti fortemente finalizzati allo sviluppo del territorio nella sua complessità. È evidente che regioni come Puglia, Sardegna e Sicilia abbiano sfruttato in maniera efficace le loro potenzialità. Resta tuttora molto da fare nell'ambito del turismo, dove non va esclusa una strategia a favore di una politica più ampia, che guardi anche ad altre risorse da mettere in campo, come a esempio il potenziamento della rete infrastrutturale. In tal senso ritengo che l'intesa da me sottoscritta sulla revisione dei programmi cofinanziati con l'Unione europea - con potenziali risorse fino ad otto miliardi di euro, da destinare alle regioni del Sud - sia un buon punto di partenza. Il finanziamento, inoltre, è indirizzato su quattro settori importanti d'intervento: istruzione, banda larga, infrastrutture e occupazione.
*Deputato del Popolo della Libertà
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