In tutto il mondo giovedì è stata ricordata la funzione vitale dei nostri reni. Con la celebrazione del World Kidney Day si è voluto ricordare che le patologie renali sono spesso sottovalutate in quanto asintomatiche, ma non per questo meno gravi. L'insufficienza renale, ossia la riduzione di funzione dei reni, può presentarsi come cronica ed acuta. Nel primo caso i reni vanno soggetti ad una riduzione progressiva delle proprie funzioni con compromissione del bilancio dell'acqua e degli elettroliti, dell'equilibrio tra produzione ed eliminazione degli acidi corporei, dell'eliminazione delle scorie azotate provenienti dal metabolismo proteico, del controllo della pressione arteriosa, del metabolismo di calcio e fosforo, e della sintesi, a livello renale, di eritropoietina, calcitriolo e prostaglandine. Quando linsufficienza è acuta si registra il rapido decremento della funzione renale con il calo nell'eliminazione (clearance) della creatinina, sostanza di riferimento proveniente dalla distruzione (catabolismo) muscolare e indice della riduzione della filtrazione a livello del microcircolo capillare (glomerulare) renale. L'aumento dei livelli di creatinina e di urea nel sangue, spie della ritenzione di più complesse scorie azotate, è frequentemente associato a variazioni patologiche del volume urinario. Le cause di insufficienza renale sono diverse: dalle malattie del glomerulo renale a patologie che coinvolgano più distretti, come il diabete mellito, il mieloma multiplo, le vasculiti, le connettiviti. Da un recente studio realizzato da TNS Healthcare su un campione rappresentativo della popolazione italiana, è emerso che il 20% degli italiani non sa che questi due piccoli organi, grandi poco più di un pugno e così nascosti dietro la nostra schiena, sono necessari alla vita. L'80% degli intervistati ritiene che la principale funzione dei reni è quella di filtrare e depurare il sangue, ma solo l11 per cento sa che durante le 24 ore della giornata tutto il nostro sangue (più o meno 5 litri) è depurato per ben 40 volte, per un totale di quasi 200 litri filtrati al giorno.
«Questi dati - commenta il professor Vittorio Emanuele Andreucci, presidente della Fondazione italiana del rene - dimostrano chiaramente limportanza di sensibilizzare gli italiani considerando che linsufficienza renale, conseguenza di una sofferenza a carico dei reni, è asintomatica per anni dal suo esordio. Preoccupa perciò che la malattia che colpisce il 10-11 per cento della popolazione sia sconosciuta a metà degli italiani intervistati. Dallo studio emerge poi un forte divario tra l'informazione degli italiani sul tema e la percezione del problema. Mentre, dietro lettura delle possibili cause di insufficienza renale cronica, il 79% degli intervistati cita il diabete e un buon 54% l'ipertensione, quasi il 40% non sa quali strategie di prevenzione attuare. È importante sapere - precisano i clinici - che oggi possiamo trattare in maniera ottimale la malattia renale in tutti i vari stadi intermedi, prevenendone spesso l'evoluzione ed alleviandone molti dei sintomi.
Se linsufficienza renale è poco conosciuta ancora meno lo è una delle sue più gravi manifestazioni: l'anemia renale cronica che si sviluppa a causa della diminuita produzione di eritropoietina da parte del rene in sofferenza e determina una insufficiente ossigenazione dei tessuti e degli organi del corpo umano. Tale condizione può diventare molto seria e causare estrema debolezza, facile affaticamento, vertigini, senso di spossatezza, disturbi oculari e dolori muscolari. Grazie ai progressi compiuti dalla medicina oggi l'anemia renale cronica è una malattia sempre più curabile e chi ne soffre può guardare con fiducia alle opportunità offerte dall'innovazione terapeutica. In aggiunta ai trattamenti oggi a disposizione, infatti, l'Emea ha recentemente approvato C.E.R.A.
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