Investigatori in forza alla polizia giudiziaria dellaeroporto di Fiumicino indagati, a seguito di una lettera anonima inviata al ministero dellInterno, per presunte truffe ai danni dello Stato e sulle quali la Procura competente di Civitavecchia non si è ancora pronunciata; dirigenti che invece di difendere i propri uomini hanno preferito far finta di niente, andandosene in ferie «forzate» senza neanche provare ad alzare un dito, quantomeno per difendere la posizione delle sei persone oggetto dellindagine, che probabilmente sarà archiviata. Non parliamo, infatti, di investigatori da film polizieschi, ma di uomini che nel 2004 presero parte a importanti operazioni antimafia come «Black Rain», che portò allarresto di alcuni esponenti di spicco della malavita italiana e al sequestro di 75 chilogrammi cocaina.
Così, in un clima di veleni, di missive anonime spedite al Ministero per accusare «questo» o «quello», si continuano a consumare le lotte intestine tra dirigenti, poliziotti, sindacati e sindacalisti della Polaria di Fiumicino. Come se non bastasse ora è caduta lennesima tegola sulle teste di altri sei poliziotti, stranamente tutti iscritti allo stesso sindacato autonomo, il Sap. Secondo indiscrezioni, sarebbero indagati, proprio come gli altri sei loro colleghi, sempre su segnalazione anonima, per una presunta truffa ai danni dello Stato. Stando alla missiva i sei avrebbero gonfiato le somme utilizzate per lacquisto di alcuni biglietti aerei usati per effettuare delle missioni. Solo dopo lintervento del titolare dellagenzia di viaggi, a cui gli agenti normalmente si rivolgevano, si è fatta chiarezza sulla vicenda, che peraltro ha portato a provare linfondatezza delle accuse. Questultimo fatto, però, è stata la fatidica goccia che ha portato i due sindacati Sap e Silp per la Cgil ha scrivere al ministero dellInterno e a richiedere lavvio di unindagine.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.