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Case green, ecco tutti gli obblighi introdotti dalla stangata Ue

La battaglia sul provvedimento è ancora tutta aperta e, dopo il via libera del Parlamento europeo, i negoziati tra le istituzioni comunitarie sono pronti a prendere il via

Case green, ecco tutti gli obblighi introdotti dalla stangata Ue

La discussa svolta del Vecchio Continente sulle emissioni degli edifici pubblici e privati ambisce alla ristrutturazione dell'intero parco immobiliare europeo per renderlo più sostenibile, ma rischia di scontentare tutti. La battaglia nell'arena dell'Unione europea per la casa green, su quella che da molti viene definita una vera e propria stangata, è ancora tutta aperta e, dopo il via libera del Parlamento europeo, i negoziati tra le istituzioni comunitarie sono ora pronti a prendere il via. Ecco quali sono i principali elementi di confronto a partire dal testo licenziato dagli eurodeputati con 343 voti favorevoli, 216 voti contrari e 78 astenuti.

Immobili residenziali

Entro il primo gennaio 2030 tutti gli immobili residenziali dovranno rientrare nella classe energetica E. Tre anni più tardi, nel 2033, sarà obbligatorio passare alla classe D. Una promozione che richiede un taglio dei consumi energetici di circa il 25%, con interventi come cappotto termico, sostituzione degli infissi, nuove caldaie a condensazione, pannelli solari. Per arrivare alle emissioni zero al 2050.

Nuove case

Gli edifici nuovi dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2028. Per quelli di proprietà o gestione pubblica la scadenza è fissata al 2026. Toccherebbe ai governi decidere quali sanzioni applicare, oltre all'automatica perdita di valore degli immobili non a norma.

Impianti solari

Con le nuove linee guida il montaggio di impianti a energia solare diventa obbligatorio sia per i nuovi edifici pubblici sia per quelli non residenziali. Entro fine del 2026, poi, la misura entrerà in vigore anche per tutti gli immobili pubblici e non residenziali già esistenti. A seguire, entro dicembre del 2032, il provvedimento coinvolgerà le case bisognose di grosse ristrutturazioni. Un altro elemento importante riguarda le caldaie a gas a combustibili fossili per le quali, a partire dal 2024, gli Stati membri dell’Ue non elargiranno più incentivi.

Esenzioni

Ogni Paese può esentare fino al 22% del totale degli immobili. Dagli interventi sono esclusi i monumenti, le case di vacanza (formalmente, abitate meno di quattro mesi all'anno), i palazzi storici ufficialmente protetti, le chiese e gli altri edifici di culto. Ma anche le abitazioni indipendenti con una superficie inferiore a 50 metri quadrati.

Parco immobiliare

Per prendere in considerazione le differenti situazioni di partenza tra i

ventisette, nella classificazione di efficienza energetica - che va dalla lettera A alla G - la classe G dovrà corrispondere al 15% degli edifici con le prestazioni energetiche peggiori in ogni Stato membro.

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