Manovra: Casasco, extra profitto stalinista e statalista

"Il concetto di extraprofitto fa comodo alla sinistra, ma in realtà si traduce in un prelievo coatto da parte dello Stato su chi investe e su chi rispetta la legge"

Manovra: Casasco, extra profitto stalinista e statalista
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“Il concetto di extraprofitto, come ha detto anche il Ministro Tajani, è un concetto stalinista e statalista. Noi non siamo né statalisti né stalinisti. Per questo siamo assolutamente contrari a un’idea che non esiste: non c’è un limite tra profitto ed extraprofitto. Esiste una legge italiana, esiste una tassazione: quella è, e quella deve essere rispettata”.

Lo ha detto Maurizio Casasco, deputato di Forza Italia e responsabile del dipartimento economia intervenendo a “Libertà”, la festa del partito in corso a Telese. “Il concetto di extraprofitto fa comodo alla sinistra, ma in realtà si traduce in un prelievo coatto da parte dello Stato su chi investe e su chi rispetta la legge. E noi siamo contrari a qualunque prelievo coatto. Noi non siamo i difensori delle banche: crediamo nel sistema del credito come integrazione tra famiglie e imprese, e difendiamo la libertà dell’economia. Se si apre la strada dell’extraprofitto alle banche, domani lo si applicherà alle aziende, magari farmaceutiche; poi alla patrimoniale, poi al prelievo sui conti correnti, poi all’abolizione della legge di successione voluta da Silvio Berlusconi. È una china pericolosa.

“Noi siamo per premiare chi investe, perché solo chi investe crea posti di lavoro e aumenta la competitività. Non ci appartengono invece le misure di propaganda, come la tassazione sugli extra profitti, che sono strumenti statalisti”, ha concluso.

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