
Un no senza giri di parole al ritorno delle guerre commerciali, nel solco di Marco Polo e contro i muri del protezionismo. Nel suo discorso di apertura alla 58sima riunione annuale del Consiglio dei governatori della Banca asiatica di sviluppo (Adb), in corso a Milano, il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta ha tracciato una chiara linea di demarcazione tra apertura e chiusura, tra cooperazione e conflitto. Un messaggio diretto, che si traduce anche in una presa di posizione netta contro la politica dei dazi rilanciata da Donald Trump in vista delle elezioni presidenziali americane.
Per rafforzare il valore simbolico del suo messaggio Panetta ha evocato, infatti, la figura di Marco Polo. "Lasciamoci guidare dal suo spirito, che attraversò non solo i confini geografici ma anche quelli dell’immaginazione. 'Volevo scoprire' – scrisse – 'e la volontà fu più forte della paura'", ha detto il governatore. Un richiamo alla necessità di scegliere il coraggio dell’apertura contro le chiusure dettate dalla paura.
"Anche noi dobbiamo continuare a scegliere la cooperazione al posto del conflitto, l’apertura invece delle barriere, e il coraggio anziché l’esitazione – perché il futuro che stiamo costruendo esige tutto questo", ha proseguito.
Non è un caso che l'intervento si sia svolto proprio a Milano, ponte economico tra Europa e Asia, e in un momento in cui il dibattito globale torna ad arroccarsi su nazionalismi economici. Con tono fermo ma non polemico, Panetta ha di fatto marcato la distanza dall’approccio isolazionista rilanciato da Trump, ribadendo la vocazione italiana alla cooperazione: "L’Italia è pienamente impegnata nella missione dell’Adb. Le imprese italiane offrono competenze in linea con le priorità di sviluppo della regione Asia-Pacifico".
"Preservare l’integrazione economica e rafforzare la cooperazione internazionale non è facoltativo, è essenziale", ha detto Panetta, richiamando con forza il ruolo fondamentale delle istituzioni come la Adb, che ha definito "un pilastro del sistema multilaterale". Un modello che – ha ammonito – rischia ora di essere messo a dura prova: "Il sistema di cooperazione economica mondiale che ha portato prosperità è oggi minacciato da un ritorno al protezionismo. Dobbiamo guardarci da pericolosi passi indietro che possono compromettere risultati costruiti in decenni".
Panetta ha poi evidenziato come "le tensioni geopolitiche siano una preoccupazione centrale anche per il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea", ricordando che "le
barriere commerciali e l’aumento dell’incertezza sono variabili fondamentali da valutare nella formulazione della politica monetaria nell’area euro, poiché incidono su crescita e trasmissione delle decisioni economiche".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.