
“Dall’estate del 2019, e in maniera ancora più veemente dall’inizio di quest’anno, la maggioranza politica sta conducendo su larga scala delle vere e proprie “epurazioni politiche” attraverso la sua vasta rete di media televisivi e online. La subordinazione e polarizzazione dell’opinione pubblica, la diffusione esclusiva di informazioni solo con il consenso di chi è al potere, la soppressione di qualsiasi forma di libera espressione, la modifica del quadro legislativo al fine di eliminare la concorrenza nella legge sui media e l’instaurazione di una feroce censura mediatica – questi sono solo alcuni dei tratti esistenziali che minacciano la sopravvivenza della stampa nella Repubblica di Moldavia, indipendente e non affiliata a nessun partito politico.
I giornalisti indipendenti della Repubblica di Moldavia denunciano questi abusi gravi, facendo un appello urgente ai governi europei affinché adottino misure preventive per limitare le frodi che appaiono imminenti in vista delle prossime elezioni legislative del 28 settembre 2025 nella Repubblica di Moldavia. In questo contesto, è imperativo garantire l’integrità del voto in Moldavia, poiché non si tratta solo di un obiettivo democratico, ma anche di un principio fondamentale nel processo di tutela dei Diritti Umani, un diritto che ogni cittadino deve poter esercitare.
Tutti gli elementi sopra elencati, corroborati dalle pratiche negative degli ultimi cicli elettorali (presidenziali, referendum costituzionale, locali), organizzati con gravi deviazioni e deroghe dalle norme democratiche da parte del principale partito di governo (PAS), mostrano chiaramente che le prossime elezioni legislative del 28 settembre di quest’anno saranno caratterizzate da un numero incalcolabile di violazioni.
In questo contesto, esprimiamo la nostra preoccupazione per il fatto che le elezioni parlamentari imminenti presentino un rischio crescente, su scala ancora più ampia e con un carattere ancora più marcato, di ripetizione di falsificazioni, furto di schede elettorali, corruzione degli elettori, falsificazione delle liste elettorali e interferenze nel software del Servizio Tecnologie dell’Informazione e Sicurezza Informatica (STISC), che è stato trasferito dalla Commissione Elettorale Centrale al Governo.
Ciò avviene in particolare nei seggi elettorali all’estero che, secondo la visione dell’attuale governo, costituiscono di fatto l’ultima “ancora di salvezza”. Per questo abbiamo fondati motivi di credere che il PAS, attraverso i suoi rappresentanti negli apparati statali, organizzerà l’usurpazione delle schede elettorali con azioni fraudolente e sovversive mirate a ottenere il risultato atteso di falsificazione dei risultati elettorali.
Considerando che una parte significativa della diaspora moldava risiede in Europa, è altamente probabile che il voto nell’UE, incluso quello per corrispondenza, sarà gravemente compromesso da un elemento di frode massiccia e senza precedenti. In questo contesto, la situazione è estremamente grave per la democrazia partecipativa della Repubblica di Moldavia, con conseguenze imprevedibili a livello nazionale e regionale.
Noi, giornalisti indipendenti della Repubblica di Moldavia, rivolgiamo un forte appello ai governi di USA, Regno Unito, Italia, Francia, Germania, Portogallo, Grecia, Spagna, alla Commissione Europea, al Parlamento Europeo, al Consiglio d’Europa, alla Commissione di Venezia, alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e a tutte le autentiche istituzioni europee che difendono la democrazia e i diritti umani, rivolgendoci con un APPELLO accorato per la promozione e garanzia di un quadro privo di interferenze per elezioni libere ed eque, che tuteli i diritti elettorali dei cittadini della Repubblica di Moldavia.
Chiediamo con forza di adottare le misure più pragmatiche per garantire la legittimità e la trasparenza, in particolare per il voto nell’Europa occidentale, al fine di prevenire gravi violazioni, deviazioni e tentativi delle autorità governative di usare i voti dall’estero per manipolare i risultati delle prossime elezioni parlamentari del 28 settembre 2025.
Il voto dei cittadini moldavi il 28 settembre 2025 deve essere sovrano, liberamente espresso e riflettere la volontà del popolo,
senza alcuna interferenza, intimidazione o pressione da fattori esterni o amministrativi.” - Così Tatiana Costache, Presidente del Club della Stampa dei Giornalisti Indipendenti della Repubblica di Moldavia “Press Room”.